Il discorso di Netanyahu alla riunione del governo: il piano contro Hamas, Hezbollah e Houthi

2 Novembre 2025 alle 13:45

Le dichiarazioni del Primo Ministro Benjamin Netanyahu all’apertura della riunione del governo.

“Voglio parlare della nostra lotta contro gli attori dell’asse. L’asse iraniano ha subito un duro colpo, in molti luoghi lo abbiamo spezzato e anche dove è ancora presente, sta leccandosi le ferite, cercando di riprendersi. Il nostro sforzo è quello di impedirgli di riprendersi e così stiamo facendo su vari fronti. Il primo fronte è a Gaza, dove Hamas ha subito colpi durissimi, è l’ombra di quello che era, ma cerca anche lui di riprendersi. Operiamo su quattro fronti. Il primo è il ritorno dei nostri ostaggi. I loro tentativi sono patetici, cercano di ingannarci, gli USA e il mondo, ma ovviamente non ci riusciranno e restituiremo gradualmente tutti i nostri ostaggi. Siamo impegnati in questo.

Il secondo punto – ci sono ancora nidi di Hamas nei territori sotto il nostro controllo a Gaza e li stiamo eliminando sistematicamente. Ce ne sono due a Rafah e Khan Yunis, e saranno eliminati. Il terzo punto riguarda la questione del rischio per le nostre forze, e la mia direttiva è chiara: se c’è un tentativo di colpire le nostre forze, colpiamo chi attacca e anche la loro organizzazione per proteggere le nostre truppe, questa è la nostra decisione. Informiamo i nostri amici americani, ma non chiediamo il loro permesso. Bisogna capirlo perché sento cose che semplicemente non sono vere. Manteniamo la massima responsabilità per la sicurezza e non rinunceremo a questo. Il quarto punto è lo smantellamento e lo disarmamento di Hamas. Disarmare Hamas, disarmare la Striscia di Gaza, è il principio che sosteniamo, è il principio concordato tra me e il Presidente Trump e così agiamo con un piano chiaro. Naturalmente, se non sarà possibile farlo in un modo, allora sarà fatto in un altro modo, e tutti sanno qual è il secondo modo e chi lo attuerà. Per quanto riguarda il LibanoHezbollah subisce colpi costantemente, anche in questi giorni, ma cerca anche di armarsi e riprendersi. Ci aspettiamo che il governo libanese faccia ciò che si è impegnato a fare, cioè disarmare Hezbollah, ma è chiaro che eserciteremo il nostro diritto all’autodifesa come stabilito nelle condizioni del cessate il fuoco. Non permetteremo al Libano di diventare un nuovo fronte contro di noi e agiremo come necessario.

Il terzo luogo a cui prestare attenzione, che il pubblico israeliano non nota, sono gli Houthi. Gli Houthi sembrano una seccatura insignificante. Di tanto in tanto lanciano missili balistici contro di noi, li intercettiamo. Sembra una cosa piccola. Non è una cosa piccola, è una minaccia molto grande da parte di un movimento fanatico, nel modo più estremo possibile, che ha la capacità di produrre missili balistici e altre armi ed è impegnato in quello che chiamano ‘il piano per distruggere Israele‘. Non è una questione teorica, è qualcosa che può evolvere nel tempo, ovviamente coordinato con l’Iran e faremo tutto il necessario per eliminare anche questa minaccia. In altre parole, stiamo ancora combattendo contro un asse che, sebbene spezzato e colpito, cerca di rinnovare i suoi piani per distruggere Israele. Faremo di tutto per privarlo, almeno in parte, della capacità di farlo”.

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