REPUBBLICA – Scompare l`avvocata dell`Idf “Ritrovata, temevamo per lei”
di Redazione - 3 Novembre 2025 alle 15:37
Scompare l’avvocata dell’Idf “Ritrovata, temevamo per lei” dalla nostra inviata GABRIELLA COLARUSSO GERUSALEMME ospetti, veleni, fughe di notizie. E per alcune, tesissime, ore, la paura che la procuratrice militare di Israele, la donna che è stata il legale più alto in grado nell’esercito israeliano per tutta la guerra a Ga2a, potesse suicidarsi, o fuggire. L’allarme è scattato nel primo pomeriggio, quando la famiglia di Yifat Tomer-Yerushalmi ha contattato la polizia denunciando di non aver più avuto contatti con la donna dal mattino. Sono iniziate ricerche su larga scala, che hanno coinvolto la polizia ma anche le forze armate, per mare e per terra. La sua auto era stata individuata sulla spiaggia più a nord di Tel Aviv, Hof HaTzuk, abbandonata. La donna avrebbe anche lasciato una lettera, forse di addio. L’hanno ritrovata intorno alle sette della sera, «sana e salva», fanno sapere le autorità israeliane: è stata portata in ospedale per un controllo medico e poi in commissariato, per l’interrogatorio. Al termine del quale sarebbe stata arrestata. Yifat Tomer-Yerushalmi è una sorvegliata speciale. Cinquant’anni, tre figli, maggiore generale, fino a venerdì era l’avvocata dell’Idf, l’esercito israeliano, l’istituzione più rispettata in Israele, pilastro dello Stato. Si è dimessa assumendosi la responsabilità della fuga di notizie che ha svelato gli abusi su un detenuto palestinese nel S carcere militare di Sde Teiman. L’episodio risale al luglio 2024: cinque riservisti furono arrestati e indagati con l’accusa di aver brutalmente picchiato e abusato sessualmente di un prigioniero di Ga2a. Il fermo scatenò la furia di attivisti dell’ultradestra che irruppero nella base accusando i vertici legali dell’esercito e la polizia di voler screditare le forze armate. Un mese dopo, il video delle violenze finì nelle mani di un giornalista della tv Channel 12. Nelle carte dell’inchiesta, gli investigatori appuntano che «il detenuto presentava gravi lesioni interne, tra cui costole rotte e lacerazione rettale», evidenze solide. Nella lettera di dimissioni, la procuratrice scrive: «Ho approvato la diffusione di materiale ai media nel tentativo di contrastare la falsa propaganda rivolta contro le autorità militari incaricate dell’applicazione della legge». E ancora: gli ufficiali «dell’avvocatura militare si sono trovati ad affrontare attacchi personali, duri insulti e persino minacce reali. Tutto questo perché abbiamo vigilato sullo stato di diritto nelle Idf». Yifat Tomer-Yerushal ha guidato l’esercito durante la guerra di Ga2a fornendo, insieme al suo ufficio, i pareri legali sulla compatibilità o meno delle operazioni militari con le leggi israeliane e internazionali. Aveva in carico la difesa dell’Idf dalle accuse per presunti crimini di guerra presso la Corte Internazionale di Giustizia e la Corte Penale Internazionale. È la legale a conoscenza di tutte le informazioni che riguardano la condotta della guerra. Ora è sotto indagine, accusata di aver mentito alle autorità sulla fuga di notizie. Ieri il premier israeliano Netanyahu ha definito il leak del video da Sde Teiman «l’attacco propagandistico più difficile che lo Stato di Israele abbia subito dalla sua fondazione, non ne ricordo un altro di tale intensità». La tensione è così alta che in serata è intervenuto anche il presidente Herzog, chiedendo a tutti di abbassare i toni: «Basta con le accuse e gli attacchi reciproci! Le parole che sfuggono al controllo accendono un fuoco pericoloso e mettono a repentaglio vite umane». Secondo Haaretz, Tomer-Yerushalmi avrebbe evitato di indagare su presunti crimini di guerra perché minacciata. Sde Teiman è una base militare nel deserto del Negev, durante il conflitto è stata convertita in prigione, ci finiscono i palestinesi arrestati in «detenzione temporanea» anche senza un ordine del tribunale. Diverse inchieste di stampa hanno denunciato abusi e violenze contro i detenuti.
Author: GABRIELLA COLARUSSO