Ecco chi sono i principali leader di Hamas che dirigono il terrorismo a Gaza (senza viverci)

9 Novembre 2025 alle 21:22

Iran, Qatar, Libano e Turchia ospitano i vertici dell’organizzazione terroristica HamasPur mantenendo le distanze dalla guerra, gestiscono i bilanci, dirigono le attività terroristiche e fomentano la violenza tra l’opinione pubblica internazionale. Mentre Hamas impedisce con la forza ai cittadini di Gaza di evacuare la Striscia di Gaza meridionale per motivi di sicurezza, questi leader non sono nemmeno presenti a Gaza. Eppure, rimangono fortemente coinvolti nell’organizzazione terroristica e ne favoriscono le attività.

I leader di Hamas vivono vite agiate all’estero. Raccolgono fondi, dirigono attività terroristiche e instaurano legami con personalità e organizzazioni internazionali, e tutto questo per perseguire un unico obiettivo atroce: il terrorismoLa leadership di Hamas ha una serie di istituzioni ufficiali di cui fanno parte tutti i suoi alti funzionari. Tra queste, i rappresentanti delle tre principali aree operative di Hamas: Gaza, Giudea e Samaria, e la diaspora, a cui si uniscono i leader di Hamas nelle carceri israeliane. Gaza, Giudea e Samaria e le carceri israeliane sono aree chiare e definite. Ma per comprendere, mappare e localizzare i leader terroristi di Hamas attivi nella diaspora e il reale significato delle loro posizioni, la nostra Direzione di Intelligence opera senza sosta. 

I leader della leadership estera di Hamas sono coloro che non risiedono a Gaza o in Israele. Il loro compito è stabilire contatti e creare connessioni per Hamas nei diversi Paesi in cui risiede, dirigendo le attività terroristiche, gestendo le proprietà e i beni di Hamas e raccogliendo fondi per costruire e rafforzare ulteriormente la brutale ala militare di Hamas. 

La leadership estera di Hamas è pericolosa; i suoi membri hanno un’immensa influenza all’interno di Hamas. Assistono il Consiglio generale della Shura, l’organo decisionale di Hamas, e quindi hanno un impatto diretto sulle questioni critiche. Svolgono un ruolo significativo nell’approvazione delle politiche strategiche e interne di Hamas, del suo bilancio e delle nomine del personale. Con l’aiuto di numerosi complici esterni e un generoso sostegno finanziario, la leadership estera di Hamas fornisce all’organizzazione terroristica una piattaforma logistica, crea legittimità per le sue attività terroristiche e sviluppa una pericolosa rete di contatti internazionali. Nell’ambito di questi sforzi, il consiglio conduce battaglie psicologiche sulle piattaforme tradizionali e sui social media, creando una base teorica per l’esecuzione di brutali attacchi terroristici.

Per capire come tutto questo ebbe inizio e da quali Paesi opera la leadership estera di Hamas, dobbiamo tornare indietro di qualche anno, al 2010. Un terrorista di nome Saleh al-Arouri fu rilasciato dalla prigione israeliana ed espulso in Siria. Lì, entrò a far parte della leadership di Hamas e iniziò a fondare il quartier generale di Hamas in Giudea e Samaria, che attualmente dirige. Il quartier generale da lui istituito definì il modo in cui Hamas operava in Giudea e Samaria, fornendo al contempo una direzione professionale, trasferendo fondi in Giudea e Samaria e incoraggiando attività terroristiche, che per la prima volta venivano pianificate e dirette da una fonte “straniera”. Un anno dopo, con l’inizio della guerra civile in Siria, al-Arouri e il resto della leadership fuggirono dalla Siria. I membri della leadership straniera si dispersero in Turchia e Qatar, da dove continuarono le loro attività terroristiche.

Di recente ad aver occupato i vertici della leadership sono stati il capo Khaled Mashal, il suo vice Mousa Abu Marzook e altre figure di spicco fuori Gaza, come il capo di Hamas Ismail Haniyeh, il vice di Yahya Sinwar Khalil al-Hayya e il già citato Saleh al-Arouri.

Idf

Il grande archivio di Israele

Abbonamenti de Il Riformista

In partnership esclusiva tra il Riformista e JNS

ABBONATI