Tre attacchi di Hezbollah che il mondo non può dimenticare
10 Novembre 2025 alle 12:05
17 marzo 1992: attentato dinamitardo all’ambasciata israeliana in Argentina, a Buenos Aires. Alle 14:42, un’auto imbottita di esplosivo si schiantò contro l’ambasciata israeliana. L’ambasciata, una chiesa e un altro edificio furono tutti distrutti dall’esplosione. 29 persone persero la vita, tra cui 25 argentini e 4 israeliani. 242 rimasero ferite.
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18 luglio 1994: attentato dinamitardo all’AMIA (Associazione Mutua Israelita Argentina) a Buenos Aires, Argentina. Alle 9:53, un furgone carico di 275 kg di esplosivo si schiantò contro l’edificio del Centro Comunitario Ebraico. L’esplosione distrusse completamente l’edificio, uccidendo 85 persone e ferendone 300.
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18 luglio 2012: attentato all’autobus di Burgas, aeroporto internazionale di Burgas, Bulgaria. 151 turisti israeliani erano appena atterrati nel Paese e stavano salendo sugli autobus che li avrebbero condotti ai loro hotel. Improvvisamente, uno degli autobus è esploso quando un attentatore suicida ha fatto esplodere la sua bomba. 6 persone sono state uccise – 5 israeliani e 1 bulgaro – e 36 sono rimaste ferite. Queste recenti testimonianze di brutale violenza sono una prova innegabile: Hezbollah è cresciuto e si è rafforzato nel corso degli anni, perpetrando il terrore contro i civili in tutto il mondo. La loro violenza indiscriminata potrebbe colpire chiunque, ovunque, in qualsiasi momento. Che la memoria delle vittime sia una benedizione.
