Il tour ProPal di Greta in Italia a Verona occupa l`università

Greta Thunberg è arrivata in Italia per il tour politico a fianco di Alleanza Verdi Sinistra e collettivi. Per concludere, ciliegina sulla torta, con lo sciopero generale proclamato dall’Unione sindacale di base il 28 novembre. La prima comparsa l’ha fatta ieri a Verona, abusivamente. Dove in viale Università, al Polo Zanotto, si è tenuta l’assemblea organizzata dal collettivo «Tamr» e sostenuta da altri movimenti universitari. Ovviamente ProPal legati da un solo verbo: «Palestina libera, dal fiume fino al mare». Insomma, il solito copione. Stavolta però a ridosso delle elezioni regionali, motivo per il quale l’ateneo scaligero avrebbe deciso di sfrattare Greta e compagni dalle aule delle facoltà di lettere e filosofia. Una decisione semplice, quasi di elementare comprensione: un comizio politico che tra gli organizzatori ha un candidato di Avs viola in pieno la norma sulla par condicio. «Troviamoci per discutere insieme dei prossimi passi della mobilitazione al fianco del popolo palestinese, che si unisce all’opposizione contro il governo Meloni e le sue politiche di guerra. Costruiamo insieme un ampio fronte popolare in vista dello sciopero generale del 28 novembre». Questo il proclama, tutt’altro che dagli intenti culturali, degli attivisti che hanno prontamente gridato alla censura. A ogni modo, nonostante il divieto, l’attivista svedese è arrivata in università accompagnata da Simone Zambrin (uno di quelli che partecipò alla passarella in barca a vela con la Flotilla). Mentre i collettivi, dopo averlo già annunciato, hanno occupato indisturbati l’aula magna del Polo. Ancora una volta, quindi, le università si trasformano in luoghi adibiti all’indottrinamento politico della sinistra più radicale. Poco importa se, dove gli studenti pagano le tasse per studiare, si incita all’annullamento dello stato di Israele o si reclutano nuovi professionisti del disordine per le piazze anti-Meloni. Guai a interrompere i sogni di Greta e dei giovani «pacifisti» come Maya Issa, la rappresentante romana del movimento degli studenti ProPal. O meglio, la Francesca Albanese de noantri protagonista anche lei dell’incontro, colei che ha detto: «Non sostengo il 7 ottobre ma lo comprendo». Adesso non resta che aspettare la sfilata della Thunberg a braccetto con Usb, quando a Genova si mostrerà anche la vera Albanese. Mentre martedì le trecce di Greta saranno a Firenze, tra dibattiti e docufilm (Non spingete).

Il grande archivio di Israele

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