Eurovision, nuove regole dopo il caso Israele: “Stop promozioni”
Nuove regole per rafforzare «la fiducia, la trasparenza e il coinvolgimento del pubblico». Dopo le polemiche sui voti raccolti da Israele nella kermesse del 2025, l’Unione Europea di Radiodiffusione (EBU) è corsa ai ripari, svelando alcuni aggiornamenti sul sistema per l’Eurovision Song Contest 2026, in programma a Vienna dal 12 al 16 maggio. «Vogliamo che il concorso rimanga una celebrazione della musica e dell’unità. Deve rimanere uno spazio neutrale e non essere strumentalizzato», ha detto il direttore della manifestazione Martin Green. Una novità anche per la promozione dei brani: «Si scoraggiano campagne promozionali sproporzionate, in particolare quando intraprese o supportate da terze parti, inclusi governi e agenzie governative».