La tregua non ferma i raid di Israele sulla Striscia di Gaza
La tregua non ferma i raid di Israele sulla Striscia di Ga2a Medio Oriente. Oltre venti morti e decine di feriti in diversi attacchi aerei. Gli Stati Uniti avrebbero dato sostegno alle operazioni. Bombardate anche postazioni di Hezbollah nel Libano meridionale Gli attacchi aerei israeliani a Ga2a avrebbero ucciso più di venti persone, ieri, secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie locali. Oltre 50 persone sono rimaste ferite. Un primo attacco ha distrutto un’auto nel quartiere densamente popolato di Rimal di Ga2a City. Poco dopo, due raid aerei hanno colpito due abitazioni nella città di Deir AlBalah e nel campo di Nuseirat. L’esercito israeliano (Idf) ha affermato di aver lanciato gli attacchi contro membri di Hamas, dopo che un presunto «terrorista armato» è entrato in un’area controllata da Israele e ha sparato contro le truppe, nel sud di Ga2a. Nessun soldato è rimasto ferito. L’Idf ha affermato che l’attentatore aveva utilizzato una strada attraverso la quale gli aiuti umanitari entrano nel territorio e hanno definito l’azione una «violazione estrema» del cessate il fuoco. Anche ieri, insomma, Israele e Hamas si sono accusati a vicenda di violare la tregua, conclusa più di sei settimane fa, e che non ferma lo stillicidio di vittime. Secondo le autorità sanitarie palestinesi, controllate da Hamas, le forze israeliane hanno ucciso 316 persone (ma non viene fatta alcuna distinzione tra civili e miliziani) in attacchi a Ga2a dal 10 ottobre, quando è stato proclamato il cessate il fuoco. Hamas ha chiamato in causa i mediatori e gli Stati Uniti, affermando che spetta a loro affrontare le «crescenti violazioni» da parte di Israele e preservare l’intesa. L’Amministrazione statunitense avrebbe tuttavia dato il suo sostegno ai raid, secondo quanto riferito dal sito di informazione Axios, che cita un funzionario Usa, il quale a sua volta conferma la versione offerta dall’Idf. «Israele ha una politica, concordata con i mediatori, per cui le violazioni del cessate il fuoco sono affrontate con una risposta immediata», avrebbe spiegato il funzionario. Israele, a sua volta, sostiene che tre suoi soldati sono stati uccisi dall’inizio dell tregua e assicura di continuare a colpire solo miliziani. Secondo i termini dell’accordo, Hamas ha rilasciato tutti i 20 ostaggi vivi che ancora teneva in prigionia a Ga2a, in cambio di quasi 2mila detenuti palestinesi. Hamas ha inoltre consegnato i resti di 25 ostaggi deceduti durante la prigionia. Ne mancano ancora tre. L’Idf, ieri, ha anche confermato di aver effettuato attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale e nella valle della Beqaa. Secondo l’esercito – che ha anche reso nota l’uccisione venerdì di un esponente di Hezbolah – gli ultimi raid nel Libano meridionale hanno colpito diversi lanciarazzi. Nella valle della Beqaa, ha proseguito l’Idf, l’aeronautica militare israeliana ha bombardato due postazioni dove sostiene di aver individuato attività di terroristi e depositi di armi.