Pubblicano l`indirizzo della Fatayer ma lei se la prende con i giornalisti

La Fatayer tenta l’ultimo colpo elettorale. Souzan, candidata a Napoli nella fila di Avs, nota alle cronache per i post su Facebook in cui compare il volto di Hitler, o quelli in cui definisce Hamas «resistenza». Come quando scrive che «la resistenza, i nostri ragazzi martiri uccisi per difendere la loro patria, la loro città, la loro dignità contro l’invasione sionista» sotto una gallery di fotografie in cui sono presenti anche due uomini che imbracciano fucili. Ecco che, proprio sabato sera, poco prima che scattasse il silenzio elettorale, ha lanciato un’accusa contro chi (lo scoop su di lei è stato del Tempo) avrebbe condotto una «duracampagna di denigrazione e violenza, inaugurata da alcuni giornalisti della stampa nazionale e proseguita sui social». Questo perché sarebbe «venuta a conoscenza di un fatto gravissimo e inquietante:la divulgazione illegale attraverso la piattaforma TikTok, intenzionalmente con la volontà di ledere la mia persona, del mio indirizzo di casa e dei miei recapiti». Ma che concausa ci sarebbe tra articoli scritti settimane fa e il presunto gestoinconsulto compiuto da qualcuno? Il Tempo ha solo riportato fatti, cherientranoneldiritto dicronaca. Ma Fatayer nel suo ultimo post riferisce di un «ampio clima di odio». Eppure, erastataleia definireil direttoredeIlFattoQuotidiano,insieme al direttore del TgLa7 Enrico Mentana «soldato dello stato canaglia»,mentre al deputato Pd Piero Fassino «e company»aveva scritto «vi dovetesolo vergognare. Penso che il 25 aprile per voi non esiste. Siete dei vighliacchi, disumani e questoè poco per definirvicome tale». A quale clima di odio,quindi,si riferisce esattamente? A intervenire il deputato leghista Gianpiero Zinzi: «La campagna elettorale si è svolta con toni civili, ed è assurdo che si imputi a giornalisti che hanno adempiuto al loro dovere di cronaca ogni giorno. Forse lo fa perché nessuno si è accorto della candidata in questione, e le urne ne saranno la dimostrazione.Faccia attenzione a non fare la vittima e a non alimentare un clima d’odio già molto presente e che certo non riguarda lei». E Gerolamo Cangiano, deputato di FdI: «È grave e inaccettabile che una candidata alla Regione Campania provi oggi a spostare l’attenzione, parlando di complotti, fughe di dati presunti “persecuzioni”, quando ciò che allarma davvero i cittadini sono le sue posizioni radicali, ambigue e totalmente incompatibili con le istituzioni italiane. In una campagna elettorale seria, ci si assume la responsabilità di ciò che si dice e di ciò che si pubblica. La Fatayer non può nascondersi dietro accuse generiche pur di evitare di rispondere nel merito».

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