Ha Stato Israele
Aiuti umanitari rubati a Gaza, La Stampa s’infuria con chi dà la colpa ad Hamas
di Iuri Maria Prado - 28 Giugno 2025 alle 15:21
Il record giornaliero è stato fatto il 16 novembre dell’anno scorso, quando bande armate assaltavano un convoglio di 109 camion di aiuti umanitari, sequestrandone 97. Chi fossero quegli uomini armati era un vero e proprio mistero, come spiegò in una strepitosa conferenza stampa un portavoce dell’Onu, Stéphane Dujarric. Ai giornalisti che gli domandavano se l’Organizzazione avesse informazioni su chi fossero i predoni, infatti, Dujarric rispondeva: “No”. Stessa risposta circa l’intenzione dell’Onu di svolgere indagini per scoprirlo: “No”.
Prima di quel record e dopo, con regolarità, gli aiuti umanitari entravano a Gaza e finivano nelle mani di gente che se ne appropriava un po’ per tenerseli e un po’ per rivenderli a strozzo alla popolazione. Ma, appunto, rimaneva purtroppo misteriosa l’identità degli assalitori. Le ipotesi più accreditate – per quanto non documentate fino in fondo – parlano di agenti della Spectre, di commandos marziani o di organizzazioni massoniche. Una sola ipotesi è da sempre stata esclusa dalla comunità degli esperti in materia: e cioè che potesse trattarsi di terroristi palestinesi, Hamas o altro.
Fa un’efficace ricognizione dell’argomento, su La Stampa di ieri, un articolo firmato da Francesca Mannocchi (la stessa che l’altro giorno descriveva l’azione dei droni quadricotteri [1] dotati di un software sionista il quale, in base ai mutevoli intendimenti sicari, comanda il fuoco alla pancia o alla testa dei civili). Ebbene, nel suo pezzo, l’articolista del prestigioso quotidiano piemontese dà conto innanzitutto dell’assurda, e verosimilmente infamante, dichiarazione del ministro israeliano Itamar Ben-Gvir, che “ha accusato Hamas di assaltare gli aiuti e controllare il cibo della Striscia di Gaza”. Un’accusa, appunto, a dir poco stralunata e, comunque, oggettivamente lesiva del buon nome dell’organizzazione palestinese.
La verità, come spiega Francesca Mannocchi, è che “non si può stabilire che chi ferma un camion appartenga a Hamas o sia stato istruito da Hamas per farlo”. Una verità, questa, rivelata a Mannocchi da una fonte di inoppugnabile affidabilità, vale a dire “un operatore umanitario, palestinese di Gaza, che lavora con una agenzia delle Nazioni Unite e chiede di parlare in forma anonima”. Ma non è davvero l’unica fonte dell’illustre articolista. Lei si avvale anche, infatti, delle testimonianze che rendono “i giornalisti palestinesi a Gaza”, secondo i quali “gli uomini armati sono guardie di sicurezza che le famiglie e le tribù mandano a proteggere i camion”.
Altro che predoni, altro che terroristi, altro che criminali. È Security, mandata lì per tenere a bada i rettiliani e le squadracce di Alfa Centauri che assaltano i camion.
[1] https://www.ilriformista.it/droni-quadricotteri-la-madre-di-tutte-le-panzane-che-fa-credere-a-la-stampa-di-aver-fatto-lo-scoop-su-civili-uccisi-a-gaza-471926/