La fabbrica di crudeltà

Quei corpi scheletrici nei tunnel di Gaza come quelli a lavoro nei lager sono prova della colpevolezza dei nazi-islamisti di Hamas

di Ruben Della Rocca - 5 Agosto 2025 alle 17:31

Parole chiare e nette quelle espresse attraverso il social X dal presidente dello Stato di Israele Isaac Herzog a poche ore dall’inizio dello shabat e della successiva ricorrenza del 9 di Av, la data che nel calendario ebraico è tra le più tristi perché ricorda la distruzione del Santuario di Gerusalemme, ad opera una prima volta dei Babilonesi e circa 500 anni dopo dei Romani. Non è probabilmente un caso che Herzog abbia atteso qualche giorno per rispondere alle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e lo abbia fatto proprio in un momento nel quale si ricordano le tragiche conseguenze dell’odio antiebraico nei secoli, purtroppo ancora oggi di strettissima attualità.

Il presidente Herzog nel suo lungo X ha ribadito la stima e l’amicizia che lo lega a Mattarella e che unisce le due nazioni, Israele e Italia. Ma proprio come si fa tra amici sinceri e leali il presidente israeliano non ha mancato di sottolineare a quello italiano l’infondatezza delle sue parole riguardo la “volontà indiscriminata” di Israele di uccidere palestinesi inermi e ha ribadito che sul piano umanitario il suo paese “sta facendo tutto il possibile per migliorare la situazione”. Israele “vuole solo vivere in pace” ha concluso Herzog ribadendo le responsabilità nette, chiare e inequivocabili di Hamas nell’essere artefice non solo dei crimini efferati del 7 ottobre ma anche dell’aver ridotto scientemente allo stremo la popolazione palestinese, ostaggio e scudo umano dell’organizzazione nazi islamista. Opportune quindi le parole di Herzog al presidente italiano. Il modo per ricollocare la Storia nei giusti binari e rendere giustizia a quanto sta accadendo ormai da 20 mesi. L’effetto di questi tragici avvenimenti si è palesato ancora di più con i video di propaganda macabra fatti circolare dai tagliagole di Gaza in queste ultime ore dove di vedono due dei rapiti israeliani, ostaggi nelle mani degli aguzzini ridotti alla fame e allo stremo, devastati fisicamente e psicologicamente.

I video di Rom Braslavsky [1] e Evyatar David, entrambi ripresi in condizioni penose e disperate per il loro stato fisico e mentale rappresentano l’ennesima macabra rappresentazione di quanto l’odio antiebraico sia profondo e radicato in Hamas, Jhiad islamica e consorelle e delle capacita di questi aguzzini di farsi beffe del mondo. Dopo aver portato avanti per giorni la propaganda della carestia e della fame sono loro a mostrare sfacciatamente come siano stati capaci di ridurre a larve umane i prigionieri, sulla falsariga di quanto facevano i nazisti ad Auschwitz e negli altri campi di sterminio. L’accostamento è cercato e voluto e i video evocano le immagini dei prigionieri dei campi. Tutto è studiato dalla fabbrica di crudeltà che è la macchina propagandistica dei terroristi. Del resto lo stesso 7 ottobre gli stupri, le mutilazioni dei corpi, l’utilizzo dei forni a microonde per bruciare i bambini erano stati una orrenda rievocazione dei metodi nazisti, compresa la deportazione dei rapiti a Gaza con i tunnel a fare da sfondo alla tragedia come le baracche dei campi tedeschi. Evyatar David scheletrico che prepara la sua fossa è l’immagine cruda di quegli ebrei che scavavano le fosse comuni a Sobibor o a Maidanek e una volta giustiziati con un colpo alla nuca dalle SS vi venivano gettati dentro.

Le nuove SS sono gli islamisti e ora al posto di una svastica a bracciale sull’avambraccio usano la bandana verde dell’Islam ma i metodi sono gli stessi come la stessa è l’ideologia che la supporta. Non a caso nei covi di Hamas perquisito frequentemente vengono trovate da IDF copie del Mein Keimpf di Hitler. Nella guerra psicologica ad Israele tante sono state le trappole gettate dalla macchina propagandistica islamista, con parole d’ordine ben precise. Abbiamo vissuto la fase delle malattie come la poliomielite, con Israele a distribuire vaccini.  uccessivamente abbiamo avuto il periodo dei bambini che morivano di freddo, in una zona del mondo dove è quantomeno difficile che accada un fenomeno di questo genere. Ora siamo passati alla fame, con i generi alimentari requisiti con la forza e la brutalità da Hamas come documentato da video e testimonianze. Lo stesso Witkoff inviato di Trump in Medio Oriente è costretto a sconfessare il suo presidente è a dichiarare, dopo aver visitato la Striscia nei giorni scorsi che “a Gaza non c’è fame”.

Nel conflitto in corso, come in ogni angolo di mondo dove vi è una guerra, ci sono una serie di problemi come la scarsità di cibo, di igiene e una qualità della vita ai limiti della sopportazione umana e questo è innegabile, ma le immagini dei rapiti e i metodi di Hamas confermano la colpevolezza senza attenuanti dei nazi islamisti di Gaza.

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[1] https://www.ilriformista.it/chi-e-rom-braslavski-video-prigioniero-hamas-ostaggi-israeliani-476567/

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