La partenza flop

FlotElly show tra tartine e conserve biologiche: Schlein portavoce di Greta, Vasco lancia la vela spericolata. Gattuso realista: con Israele si gioca

di HaKol - 2 Settembre 2025 alle 09:13

La Sumud Flotilla si prepara a salpare. Anzi no. Partita, è tornata subito indietro: c’era vento forte. «Non possiamo rischiare». Ci mancherebbe. Anche l’eroismo, oggi, guarda al meteo.
Tornati al porto di Barcellona e in quello di Genova per aspettare che una bella giornata di sole e mare piatto consenta allo show via mare di veleggiare in santa pace verso le acque territoriali israeliane. La solidarietà è prudente, guardinga. E raffinata. Portano aiuti umanitari, e che aiuti: le telecamere delle tv che salgono a bordo indugiano sulle conserve biologiche, le confetture di qualità, le marmellate di frutti di bosco in bella mostra nei cestoni verdi caricati da Greta Thunberg & company.

Pretendono di sbarcare in un posto sprovvisto di acqua e farina con le tartine al burro e marmellata ai mirtilli, delizie scandinave piuttosto estranee alle abitudini alimentari di Gaza. Non hanno pane? Mangino brioches, si potrebbe dire. È tutta una disarmante e ipocrita vetrina.
La politica di casa nostra – confondendo il ruolo delle istituzioni, dei partiti e delle ong, in una melassa movimentista ai mirtilli – tira i remi in barca e mette le mani avanti. Elly Schlein, dal palco di una Festa dell’Unità, definisce la flottiglia «la più grande missione umanitaria dal basso» e chiede al governo di difendere i connazionali a bordo. Per la segretaria Pd «l’unica illegalità sono i crimini del governo Netanyahu», mentre Giuseppe Conte interroga la premier accusandola di complicità e immobilismo: «A quando le sanzioni e l’embargo sulle armi?». Peppe Provenzano rincara: «Le minacce di Ben Gvir alla Global Sumud Flotilla sono minacce alla nostra civiltà». Tutti in coro, insomma, a difendere i pacifisti a vele spiegate e pronti a puntare il dito contro Israele. Nel frattempo il ministro della sicurezza israeliano Itamar Ben Gvir è stato chiarissimo: «Chi tenterà di forzare il blocco sarà trattato come un terrorista».

A infiammare ulteriormente il dibattito ci ha pensato Vasco Rossi, che dai suoi canali social ha lanciato un messaggio lirico a sostegno della crociera Pro-pal: «La Global Sumud Flotilla porta luce dove c’è assedio, vita dove c’è privazione. Non è solo una nave che salpa. È una rotta di speranza che taglia il mare, un grido silenzioso che diventa vela. Buon vento, la vostra scia parla al mondo intero». Voglio una vela spericolata, insomma.

Sul fronte sportivo, intanto, si discute della partita di calcio Italia-Israele in programma il 14 ottobre a Udine e valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026. Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, frena: «Israele non è stato escluso dalle competizioni sportive internazionali. Ma di fronte a un dramma che non ha eguali, davanti a tanta sofferenza io dico: fermiamoci, giocare adesso sarebbe inopportuno». Non sembra aver colto in pieno lo spirito pacifico dello sport, promotore di dialogo. Dal Viminale arriva la conferma che «si può giocare regolarmente». Il commissario tecnico della Nazionale, Rino Gattuso, sta con i piedi per terra: «Israele è nel nostro girone, ci dobbiamo giocare».

Il grande archivio di Israele

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