Laboratorio di boicottaggio

Chieti, il sindaco Ferrara vieta farmaci provenienti da Israele. Un “Churchill de noantri” che ha dimenticato il passato da medico

di HaKol - 2 Ottobre 2025 alle 10:27

Che fortunata, Chieti. Ha un sindaco statista, da fare invidia ai grandi del mondo, e non lo sapeva. Dove lo trovi un medico di base che si mette al servizio della città, indossa la fascia tricolore, apre il cassetto e finalmente trova la soluzione per la pace a Gaza? Ma che ce frega dell’incontro tra Trump e Netanyahu, ma che ce ‘mporta della diplomazia. Diego Ferrara, il Churchill de noantri, mostra i muscoli e annuncia la genialata: vietare la vendita di farmaci provenienti da Israele nelle farmacie gestite dal Comune. Perché nessuno ci aveva pensato prima? Per fermare i bombardamenti basta togliere un paio di blister dagli scaffali.

Ci sarebbe da ridere, se non fosse terribilmente serio. Il sindaco-medico si diverte a giocare con la geopolitica, arrogandosi il diritto di decidere quali farmaci possano o non possano arrivare nelle farmacie comunali. S’improvvisa ministro degli Esteri, doganiere, censore. Così passa un messaggio terrificante: non contano l’efficacia del farmaco e il bisogno del paziente per una specifica cura; l’importante è punire il Paese d’origine. Anche se è un modello nella ricerca e nello sviluppo di medicine e terapie contro il cancro ed è all’avanguardia nei trattamenti oncologici. «È solo un atto simbolico, i cittadini potranno comunque acquistare altri farmaci», si dirà. Ma è agghiacciante mandare in onda questo ridicolo teatrino ideologico sulla pelle dei teatini.

La retorica della pace partorisce un mostro burocratico: mettere al bando i farmaci indesiderati. Una scelta che non ferma le bombe, non allevia le sofferenze dei civili a Gaza, non costruisce ponti né dialogo. Genera solo una certezza: a Chieti il diritto alla salute passa attraverso il filtro dell’ideologia del sindaco. Un primato grottesco, di cui nessuno sentiva il bisogno. E mentre i leader del mondo discutono di corridoi umanitari e tregue, Chieti diventa la capitale del simbolismo da commedia: boicottare i farmaci israeliani per fermare i carri armati. Un atto così surreale che entra di diritto nei manuali di comicità.

Il grande archivio di Israele

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