Le Ragioni di Israele

Francesca Albanese, tutti gli inciampi (fatti con un bel sorriso) della special rapporteur

di Iuri Maria Prado - 9 Ottobre 2025 alle 12:17

L’affermazione secondo cui gli Stati Uniti “sono soggiogati da una lobby giudaica” è la più innocua tra le tante cui si è lasciata andare la sedicente avvocata Francesca Albanese [1] (“faccio l’avvocato”, disse in Tv, ma non ha manco sostenuto l’esame).

Ultimamente la curva della già notevole popolarità della “special rapporteur” è schizzata all’insù in forza di un paio di colpi che ha messo a segno a stretto giro: prima, quando ha redarguito un amministratore locale che aveva avuto l’impudenza di evocare gli ostaggi ebrei ancora nelle mani delle belve del 7 ottobre; poi, quando si indispettiva perché un ospite oltraggiava la sua sensibilità nominando Liliana Segre, un affronto che la obbligava ad abbandonare lo studio televisivo [2] che l’aveva invitata e a spiegare, successivamente, che il parere di una sopravvissuta di Auschwitz è un ostacolo, una “pietra di inciampo” sulla via della logica che conduce a ritenere indiscutibile il genocidio di Gaza.

Ma tra quelle più risalenti teorie sul dominio giudaico, quando Francesca Albanese ancora si faceva le ossa, e queste ultime sull’inopportunità che gli ebrei perseguitati mettano becco in certi argomenti, c’è tutto un corteo di dichiarazioni che arricchisce il curriculum militante della consulente delle Nazioni Unite. Mancherebbe lo spazio, per elencarle tutte, e basti dunque un florilegio. Una volta, intervistata su cosa Israele avrebbe dovuto fare dopo il 7 ottobre, rispose: “trattare”. Altro non poteva fare, secondo lei: perché Israele, essendo “forza occupante”, non solo non aveva diritto di reagire al massacro, ma neppure poteva opporre alcunché ai missili che a migliaia erano lanciati da Gaza sui civili israeliani. Anche perché a lanciarli era Hamas, vale a dire un’organizzazione politica che solo indebitamente poteva essere definita terroristica giacché, spiegava Albanese, aveva anche realizzato scuole, uffici, ospedali e in ogni caso aveva vinto “elezioni democratiche”.

A proposito del 7 ottobre, poi, invocava la necessità di un giudizio equanime: erano stati commessi crimini ma, per esempio, non c’erano prove che fossero state stuprate delle donne. Inoltre, spiegava, può anche darsi che qualcuno tra gli autori dei massacri odiasse gli ebrei, ma era fuori dal mondo sostenere che si trattasse di un’aggressione antisemita. Quanto agli ebrei (non gli israeliani: gli ebrei) Francesca Albanese spiegò a suo tempo che non dovrebbero fare ai palestinesi ciò che i nazisti fecero agli ebrei, e che a meritare “riconoscimento e protezione” devono essere gli ebrei che combattono contro la pulizia etnica e il genocidio a Gaza: mentre i ristoratori italiani, aggiunse, fanno bene a seguire l’esempio della pizzaiola napoletana che molestò una famiglia di ebrei insubordinata all’obbligo di mangiare recitando la preghiera anti-apartheid.

Sulle Comunità ebraiche, accusate di complicità con il regime genocidiario e di lamentarsi pretestuosamente dell’informazione che si fa in argomento, Francesca Albanese, in colloquio con Alessandro Di Battista, disse: “Ma chi si credono di essere?”. Non sanno, come lei ha spiegato l’altro giorno, che “tutti gli storici israeliani” hanno riconosciuto l’esistenza del genocidio dei palestinesi e che questi “hanno rinunciato alla lotta armata nel 1990”. Ciò nonostante, argomentò Albanese, Israele stermina i palestinesi perché “il palestinese, con la sua presenza fisica, in quanto non ebreo… va eliminato”. Non disse invece nulla, Francesca Albanese, mentre ascoltava un comiziante secondo cui gli ebrei di Giudea e Samaria “sono il Ku Klux Klan moderno”. Fece solo un bel sorriso.

[1] https://www.ilriformista.it/il-fanatismo-di-francesca-albanese-fa-perdere-la-pazienza-persino-a-la7-la-lezione-di-luca-e-paolo-dopo-il-teatrino-surreale-con-massari-484294/
[2] https://www.ilriformista.it/telese-e-albanese-lasciano-lo-studio-perche-sono-abituati-a-fare-comizi-quando-ce-il-contraddittorio-sinnervosiscono-e-vanno-via-483957/

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