L’equivoco di Hamas e l’allarme per l’Occidente
18 Settembre 2025 alle 14:05
L’editoriale di Daniele Renzoni analizza il significato della bandiera di Hamas e della kefiah come simboli della protesta occidentale, sostenendo che ciò riflette un tragico equivoco.
Il significato dei simboli
L’autore sottolinea che la bandiera di Hamas non rappresenta il popolo palestinese, ma il “movimento islamico di resistenza”, che condivide l’obiettivo di gruppi come ISIS e al-Qaeda: la creazione di un grande Califfato e l’eliminazione di Israele. L’uso di questi simboli da parte di manifestanti in Occidente, inclusi giovani e millennials, viene interpretato come una confusione tra la causa palestinese e l’obiettivo del fondamentalismo islamico, che mira a distruggere i valori occidentali.
La rinascita dell’antisemitismo
In questo contesto, l’articolo evidenzia la recrudescenza dell’antisemitismo. L’ebreo israeliano viene confuso con l’ebreo della diaspora, trasformato in un nemico interno dell’Occidente, una dinamica che l’autore paragona alla propaganda nazifascista degli anni ’40. L’articolo avverte che l’Occidente, fondato su valori giudaico-cristiani, non si rende conto che l’attacco contro gli ebrei è solo il primo passo di una minaccia più ampia che potrebbe colpire anche i cristiani.
Una minaccia più grande
L’editoriale suggerisce che il conflitto di Gaza potrebbe essere un “diversivo strategico” che distrae l’Occidente. Mentre le piazze si infiammano per il conflitto, l’Islam radicale starebbe portando avanti la sua agenda economica, culturale e religiosa nelle capitali europee, come simboleggiato dalla costruzione di grandi moschee. I “pozzi dell’antisemitismo” sono già stati avvelenati, e la vera minaccia non è solo la guerra in Medio Oriente, ma l’espansione dell’Islam politico in Europa.