Una riflessione di Paolo Messina su Israele
23 Settembre 2025 alle 13:37
È inutile girarci intorno, Israele ha sempre fatto cose sbagliate.
Dalla nascita. Anzi, a ben pensarci nascere è stato il primo errore.
L’altro errore è stato quello di voler vivere.
E, per vivere, di volersi difendere.
Fare gli accordi di pace neppure, non ha funzionato.
Ritirarsi da Gaza lasciandola ai selvaggi non è abbastanza.
Chiusi dentro Gaza i selvaggi che scavavano tunnel e costruivano missili si sentivano dentro una “prigione a cielo aperto”.
Tutti gli stronzi che sono stati in Israele, con la parrocchia o con la gita dei compagni, raccontano (e come si può negarlo?) che c’era questo muro di separazione che separava gli israeliani dai selvaggi.
Non andava bene, il muro.
Prima del muro i selvaggi tagliavano la gola alla gente.
Il muro ha salvato vite, comprese le vite dei selvaggi tagliagole che volevano diventare martiri.
Ma il muro era cattivo. Gli stronzi sono per i ponti, non per i muri. Loro vedono uno con un coltello in mano e gli fanno un ponte, verso qualcun altro, possibilmente. Ma sempre un ponte.
E il muro andava buttato giù, invece.
Stronzi sì, ma fessi mica tanto. Ci fosse stato uno che avesse detto “tirate giù il muro, garantisco io”. Tirate giù il muro, tanto sono cazzi vostri, e dei vostri figli che devono andare a scuola, e dei vostri genitori anziani che devono prendere l’autobus.
Cattivi dentro, questi sionisti. Che fanno i muri. E hanno l’intelligence, e le tecnologie di sorveglianza per il riconoscimento facciale.
Mentre il mondo dei selvaggi è bellissimo.
Che me ne frega del riconoscimento facciale? I selvaggi ti ammazzano a prescindere, bello o brutto, basta che sei ebreo. E sono per i ponti, per venirti a scannare con il coltello più comodamente.
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Non ha funzionato, ammettiamolo.
Sono 70 anni che Israele sbaglia.
C’erano i laburisti e sbagliava, e c’erano quelli del Likud e sbagliava.
Si difendeva, e sbagliava.
Faceva gli accordi di pace, e sbagliava.
Non dialogava con i selvaggi, e sbagliava.
Ci dialogava, gli portava l’acqua e la luce, e sbagliava. Minchia, più di prima sbagliava. Anzi, in questo modo i selvaggi li inventava dal nulla. Che prima di dargli la luce erano civili, e poi siccome Israele gli ha dato la luce sono diventati islamisti radicali che odiano, giustamente, la mano che li nutre.
E i selvaggi chiusi a Gaza erano prigionieri.
E i selvaggi che Israele faceva entrare, a decine di migliaia, per lavorare in Israele, e guadagnavano cinque volte gli stipendi selvaggi erano sfruttati.
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Ma come si poteva andare avanti così?
È normale che doveva finire male.
Vi ricordate tutte le volte che i selvaggi hanno dichiarato guerra ad Israele?
E tutte le volte che hanno dichiarato la prima, la seconda, la settantesima intifada, e la giornata della collera, e quella del rancore, e chiagni, e fotti, e fatti il selfie con la pentola in mano…
Ve lo ricordate?
E quante volte l’occidente ha salvato Israele dalla violenza dei selvaggi, ve lo ricordate?
Se ve lo ricordate siete un poco scemi. Perché io mi ricordo solo degli americani, gli altri stavano all’ONU e firmavano le condanne perché Israele reagiva in modo sproporzionato.
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Oggi Elly Schlein ha detto che lei condanna i selvaggi che hanno distrutto la stazione di Milano e mandato in ospedale decine di poliziotti. Ma che non si possono condannare tutti gli altri che hanno manifestato senza devastare la stazione.
Ora io vorrei, veramente, capire.
I selvaggi di Milano non sono tutti selvaggi perché solo alcuni devastano la stazione e gli altri applaudono.
I selvaggi di Gaza non sono tutti selvaggi perché solo alcuni commettono un genocidio di civili ebrei e gli altri li aspettano e gli battono le mani.
Invece gli Israeliani, che per metà sono tutti i giorni in strada a chiedere la fine della guerra che sono? Figli di puttana?
Perché non vale il principio che i soldati sono i soldati e gli altri sono tutti buoni?
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Quando quattro scemi si sono staccati da un corteo per fare danni alla sede della CGIL la Schlein ha detto che quei quattro scemi erano quattro scemi o ha chiesto di mettere in stato di accusa i segretari dei partiti di destra e di condannare il risorgente clima di fascismo in Italia?
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Va bene.
E’ stato tutto sbagliato.
Facciamo un passo avanti.
In questo momento i carri armati sono molto vicini a risolvere il problema una volta per tutte.
Se non vi piace potete bloccare l’Italia, il porto di Livorno, il passo del Frejus, lo stretto dei Dardanelli e anche il canale di Suez.
Come ultima risorsa potete anche darvi dei gran colpi di zappa sui piedi. Hai visto mai.
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Carri armati ne avete?
Ah, dice che siete contro.
Preferite la paghetta di cittadinanza.
Credo che questo sia un problema.
A questo punto o vi imbarcate sulla Flottilla per presentare quello che avete da presentare (collezioni di sottobicchiere all’uncinetto, movimenti per la salvezza universale, ognuno sponsorizza qualcosa) oppure non vi scordate di accendere La7 che c’è la Albanese che vi racconta la buona novella.
Ciao miao.