Scandalo Unifil: in un documento ufficiale, Israele viene definito “il nemico israeliano”

Secondo quanto riportato dal giornalista Doron Kadosh, nell’IDF cresce la preoccupazione per una possibile fuga di informazioni sensibili sulle attività operative dell’esercito al confine settentrionale, che potrebbero giungere a Hezbollah attraverso il contingente Unifil dell’Onu. Fonti militari israeliane temono che, sullo sfondo degli sviluppi in Libano e delle pressioni israeliane e statunitensi su Beirut per procedere al disarmo di Hezbollah, dati militari riservati e di intelligence possano essere trasferiti dall’Unifil all’organizzazione terroristica.

I soldati della forza Onu hanno mandato e autorità per operare nelle aree in cui agiscono le truppe israeliane lungo il confine, con possibilità di accedere, fotografare e documentare il territorio. Secondo alti ufficiali dell’IDF, questo materiale potrebbe essere utilizzato da Hezbollah per raccolta di intelligence e pianificazione di attacchi.

Negli ultimi mesi la diffidenza dell’IDF verso l’Unifil si è intensificata. Di recente è emerso un documento ufficiale di coordinamento redatto dall’UNIFIL in cui Israele veniva definito “il nemico israeliano”. Dopo una protesta da parte israeliana, l’Unifil ha spiegato che si è trattato di un errore dovuto alla copia di un testo dell’esercito libanese non corretto, presentando poi delle scuse. Viene inoltre ricordato l’episodio di alcune settimane fa, quando una unità Unifil ha abbattuto un drone dell’IDF sopra il villaggio di Kila, nel sud del Libano. Un alto ufficiale dell’IDF ha dichiarato: “Nell’Unifil non c’è nulla di positivo: soprattutto intralciano. Non contribuiscono in alcun modo al disarmo di Hezbollah e limitano la libertà operativa dell’IDF. Temiamo seriamente che le immagini delle nostre attività al confine finiscano a Hezbollah. Prima lasceranno l’area e termineranno le loro operazioni, meglio sarà”.