La critica alla “Stupidità” del movimento filo-Palestinese

8 Ottobre 2025 alle 14:29

Davide Cavaliere analizza e critica aspramente il comportamento e le motivazioni degli attivisti filo-palestinesi, definiti come adepti di una “religione politica” basata sulla “stupidità pensante”. L’occasione per la riflessione è la reazione emotiva e “isterica” alla conclusione della vicenda della «Global Sumud Flotilla», che viene paragonata a un “lutto post-serie TV”.

Il profilo dell’attivista e la “Causa Facile”

  • Stupidità Sofisticata: L’autore riprende la frase di Jean Cocteau (“La tragedia del nostro tempo è che la stupidità ha cominciato a pensare”) per definire la stupidità dei filo-palestinesi, che si presenta con “segni esteriori dell’intelligenza” e una retorica di impegno, pavoneggiandosi sui media.
  • Nobili Estremisti: Questi attivisti si posizionano nel campo delle “buone battaglie” per incarnare il Bene e il Giusto, assumendo l’aspetto di “attivisti” impegnati per la salvezza dell’umanità.
    Israele come “Bersaglio Perfetto”: La “causa palestinese” è vista come la lotta più facile perché si rivolge contro Israele, uno Stato sovrano, capitalista e radicato nella tradizione religiosa. Questo lo rende il bersaglio ideale per tutti gli “ismi” di buona reputazione (femminismo, antirazzismo, anticapitalismo, decolonialismo, ecc.).

L’autore distingue due tipi di stupidità tra gli attivisti:

  • Stupidità Onesta: Quella di coloro che, per debolezza di comprensione, credono davvero alle menzogne anti-israeliane e sono facilmente manipolati da contenuti emotivi (es. “bambini uccisi a Gaza”).
  • Stupidità Sofisticata (La più pericolosa): Quella di individui “colti” la cui intelligenza è messa al servizio di “cause criminali”. La loro mente è piena di slogan, certezze e sillogismi capziosi.
  • Ideologia e Falsa Realtà: Questo tipo di attivista non pensa, ma “è pensato” dall’ideologia, vivendo in una “seconda realtà” dove causa ed effetto sono invertiti. Per questo motivo, riescono a credere alle “più volgari panzane” della propaganda antisionista (come le accuse ai soldati dell’IDF o il negazionismo sugli stupri del 7 ottobre).
  • Diabolicità: L’articolo conclude definendo questo fenomeno come “stupidità criminale” (secondo la definizione di Eric Voegelin) perché si pone al servizio di chi danneggia altri esseri umani. Queste persone sono definite “anime belle” che, sventolando pretese umanitarie, si “genuflettono alla barbarie islamista”.

Il grande archivio di Israele

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