Intervista a Valentina Ghio (Pd): «Coloni usati come un’arma. Così deportano i palestinesi»
«Ho visto ragazzi con i segni fisici delle torture subite in carcere, parlato con i familiari di ragazzini uccisi mentre andavano a comperare un’aranciata nel loro villaggio, di uomini arrestati, dopo l’uccisione da parte di un colono di un loro fratello, perché tentavano di difendere le loro case dagli espropri illegittimi». La parlamentare ligure del Pd Valentina Ghio, racconta la missione della settimana in Cisgiordania a cui ha partecipato insieme al collega ligure Andrea Orlando, in una delegazione composta anche da Laura Boldrini, Sara Ferrari, l’ex coach dell’ItalVolley Mauro Berruto, Ouadid Bakkali. Com’è andata? «All’aeroporto di Tel Aviv siamo stati trattenuti due o tre ore e abbiamo subito un vero e proprio interrogatorio sulla missione: non avevamo firmato un foglio in cui era richiesto l’impegno a non partecipare a manifestazioni contro il governo israeliano. Poi abbiamo assistito a un attacco dei coloni a circa 500 metri da dove ci trovavamo. Agiscono come una sorta di milizia, uno strumento nelle mani del governo, per allontanare i palestinesi dalle comunità rurali». Poi siete rimasti bloccati, perché c’è stata polemica con la Farnesina? «La nota della Farnesina sulla nostra messa in sicurezza non corrispondeva alla realtà: nessuno è venuto a prenderci con l’esercito israeliano, l’unico esercito che abbiamo visto è quello che ha causato la nostra “sosta” forzata». Cosa stavate facendo prima dello stop? «Eravamo andati a incontrare il sindaco di Gerico e alcune persone vittime di espropri, abbiamo parlato con il fratello di un uomo arrestato per aver fatto un post su Facebook a favore di Ga2a: quando dico che il carcere duro viene usato come strumento repressivo e di tortura, anche con la fame, è perché quest’uomo in carcere ha perduto 50 chili». Avete anche lanciato l’appello per boicottare Israele alle Olimpiadi come fu fatto per il Sudafrica contro l’Apartheid. «Il tema dello sport, è stato uno dei motori del viaggio grazie all’ex coach dell’ItalVolley, il parlamentare Mauro Berruto». Cosa seguirà a questa missione? «Abbiamo in programma una serie di atti parlamentari, tra cui chiedere al ministro Tajani cosa intende fare per assicurare la nostra cooperazione in un contesto dove più sottotraccia che a Ga2a è in corso un’operazione di controllo e deportazione sistematica di un intero popolo, contro le leggi e il diritto internazionale».