Delrio tira dritto sul ddl antisemitismo: “Il Pd non mi chieda abiure. C’è un clima irrespirabile”
di Luca Sablone - 6 Dicembre 2025 alle 08:36
Nessun passo indietro: Graziano Delrio tira dritto sul ddl antisemitismo. Il pressing del Partito democratico si fa sempre più forte, ma il senatore dem non ha alcuna intenzione di ritirare il testo. Anzi. Intervistato dal Corriere della Sera, ha messo in chiaro le cose: “Non si possono chiedere abiure. Negare l’evidenza di questa ondata di antisemitismo in Europa e nel mondo è chiudere gli occhi e io gli occhi non li chiudo. Su questo punto non torno indietro. Sui diritti delle persone non si possono fare calcoli di partito”.
Il messaggio inviato al Nazareno è chiaro: scordatevi un ripensamento. L’iniziativa di Delrio nasce infatti da un’ondata di odio contro gli ebrei che ormai è diventata una vera e propria emergenza: “C’è un clima irrespirabile. Purtroppo sto osservando che certa sinistra, per esempio in Francia, con Mélenchon ha imboccato una deriva antisemita molto evidente. Questa deriva va evitata. Comunque questa reazione mi preoccupa molto perché è indice di un clima che si respira non solo nella sinistra ma nel Paese”.
Il ddl Delrio viene accusato di mettere il bavaglio alle critiche contro Israele, ma è una balla colossale. Infatti il provvedimento si rifà alla definizione operativa di antisemitismo approvata dall’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA). Tra l’altro, il senatore del Pd ha smascherato le bufale nei suoi confronti facendo semplicemente un esercizio di memoria: “È quella che è stata adottata da una risoluzione del Parlamento europeo e dal Conte II, sostenuto peraltro anche da Bonelli. Se quel disegno di legge fosse veramente repressivo delle voci critiche, quelle voci sarebbero state soffocate già da tempo perché sono cinque anni almeno che questa definizione è in vigore in tutti i documenti ufficiali. Quindi stiamo parlando del nulla. Il punto politico è uno solo: si vuole o no prendere un’iniziativa contro l’antisemitismo?”.