Schlein ostaggio di Fratoianni&&Bonelli. La telefonata per bloccare il ddl sull’antisemitismo

Il Pd scarica il progetto di legge presentato da Graziano Delrio perché glielo avrebbero chiesto gli alleati di AvS. Se dal Na2areno inizialmente avrebbero dato l’“ok” al disegno centrista per contrastare l’antisemitismo, riferiscono fonti riformiste, nel pomeriggio di giovedì ci sarebbe stato un dietrofront, conseguente a una vociferata telefonata tra la segretaria Elly Schlein e i vertici del movimento guidato da Fratoianni e Bonelli. Quest’ultimo in particolare, ci raccontano, avrebbe chiesto agli alleati di confrontarsi e non effettuare fughe in avanti su un tema delicatissimo, su cui sarebbe stato “un errore” dividersi. C’era stata, d’altronde, una nota del leader dei verdi in cui, prima del discusso squillo, riteneva «sconcertante» il disegno di legge n.1722, presentato da alcuni parlamentari Pd. Motivo per cui la prima donna del centrosinistra, spaventata di perdere un’intesa fondamentale per quanto concerne la sua futura leadership, avrebbe detto ai “suoi” di abbandonare all’istante una linea che avrebbe creato grattacapi alla coalizione. Ragione per cui ci sarebbe stata la forte presa di posizione del capogruppo dem a Palazzo Madama Francesco Boccia, che, senza giri di parole, spiega come quanto presentato dal collega senatore non sia stato concordato col partito: «Il senatore Delrio – dichiara – ha depositato a titolo personale il ddl, che non rappresenta la posizione del gruppo». L’esecutivo Schlein, quindi, si smarca, in modo netto, dalla linea “centrista”, ritenuta troppo filo-israeliana, confermando un malessere che si respirava da giorni e venuto fuori anche nell’atteggiamento avuto dalla segreteria nei confronti dello storico dirigente Piero Fassino. Quest’ultimo, infatti, viene accusato dai compagni di “mancato negazionismo”. Peccato che avesse parlato solo di democrazia, effettuando un normalissimo viaggio in Israele. Nonostante ciò, tale mission provoca l’ira di un big come Giuseppe Provenzano, vicinissimo alla Schlein, che aveva precisato come «non fosse lì per il Pd». Un chiarimento, tra l’altro, avvenuto nello stesso momento in cui il braccio di destro di Elly spiegava in Parlamento che l’iniziativa moderata non fosse la linea del Na2areno. Il colloquio via telefono, infatti, conferma quanto prima soltanto vociferato: Fratoianni e Bonelli impongono la linea a una segretaria che, pur di mantenere il proprio primato sul M5S, deve accettare qualsiasi diktat proveniente da sinistra. Aspetto, però, che avrebbe suscitato l’ira dei riformisti, che non solo si sarebbero “compattati”, ma sarebbero pronti a portare il caso all’attenzione degli organi preposti di controllo, considerando che, fino a qualche anno fa, il Pd era la forza della linea Segre, quella che diceva di combattere l’antisemitismo a ogni costo. Nella tanto discussa proposta avanzata da Delrio, d’altronde, non c’erano osservazioni lunari, ma soltanto delle regole di buon senso da adottare per prevenire atteggiamenti violenti ed evitare così la prevaricazione di frange estreme. Le stesse fonti riformiste, pertanto, parlano di un’importante “corrente islamica nel Na2areno” che, sfruttando la necessità di allinearsi sulle posizioni alleate, vorrebbe ritagliarsi uno spazio vitale.

Il grande archivio di Israele

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