Documentary Evidence of Hamas-Al Jazeera Relations and Cooperation
Prove documentali dei rapporti e della cooperazione tra Hamas e Al Jazeera
21 Ottobre 2025 alle 12:09
Il rapporto sostiene che la cooperazione e il coordinamento mediatico tra il movimento di Hamas e la rete televisiva Al Jazeera, controllata dalla famiglia regnante del Qatar, sono stati sistematici, organizzati e continui, non casuali o isolati.
Il documento basa le sue conclusioni su documenti di Hamas recuperati dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) nella Striscia di Gaza.
Punti chiave del Rapporto:
- Piattaforma di Propaganda e Guerra Psicologica: Secondo la ricerca, Hamas considera Al Jazeera non solo come una piattaforma mediatica per la diffusione di notizie e messaggi, ma come una parte integrante della sua macchina di propaganda, delegittimazione di Israele e guerra psicologica, specialmente durante la Guerra di Gaza.
- Coordinamento e Istruzioni: I documenti mostrano che Hamas forniva linee guida e istruzioni alla direzione di Al Jazeera per influenzare la sua politica editoriale sugli argomenti relativi al movimento.
Un esempio del 2022 include istruzioni per Al Jazeera su come coprire il fallimento di un lancio di razzi della Jihad Islamica Palestinese (PIJ) che aveva ucciso residenti di Gaza. Ad Al Jazeera venne richiesto di evitare il termine “massacro”, minimizzare le immagini dal luogo e assicurarsi che gli ospiti non criticassero Hamas. - Linea Telefonica Sicura: È stata installata una linea telefonica sicura dedicata, chiamata “telefono Al Jazeera”, per il coordinamento diretto tra la sala operativa militare di emergenza di Hamas e gli uffici di gestione di Al Jazeera a Doha.
- Reporter Operativi di Hamas: I documenti hanno rivelato che molti giornalisti che lavoravano per Al Jazeera nella Striscia di Gaza erano contemporaneamente operativi nell’ala militare di Hamas (e in quella del PIJ). Vengono citati diversi esempi, tra cui Anas al-Sharif, un corrispondente di Al Jazeera identificato in un documento di Hamas come operativo e capo squadra nel battaglione East Jabalia dell’ala militare di Hamas. Viene anche menzionato Abdallah al-Jamal, giornalista di Al Jazeera (nonostante la rete abbia negato di averlo impiegato, il rapporto cita il sito web di Al Jazeera che lo elenca come reporter locale), che è stato ucciso durante un’operazione israeliana in cui sono stati salvati ostaggi detenuti nella sua casa nel campo profughi di Nuseirat.
- Copertura dei Fatti: Durante la Guerra di Gaza, Al Jazeera ha fornito una piattaforma alla leadership politica e militare di Hamas e ha promosso la loro guerra psicologica, mostrando video di ostaggi e trasmettendo in esclusiva le “cerimonie” di rilascio degli ostaggi. La rete ha anche sistematicamente ignorato le proteste anti-Hamas nella Striscia di Gaza.
Il rapporto conclude che, anche dopo l’accordo di cessate il fuoco, Al Jazeera ha continuato a dare ampia copertura a Hamas e ai suoi messaggi, enfatizzando la sopravvivenza del movimento e il caro prezzo pagato da Israele nel conflitto.