Aggressioni e oscenità antisemite più veloci della parola

23 Novembre 2025 alle 18:55

Federica Iaria su Inoltrenews

Dal momento in cui ho cercato, più brevemente possibile, di far respirare la tensione che si vive, ci sono stati altre aggressioni (a Roma ad esempio), ci sono state parate di follia collettiva contro lo sport, ci sono state Università occupate per un convegno a senso unico, cui il rettore per ragioni motivate, aveva negato lo svolgimento (Verona). Il tutto, descritto al massimo in qualche titolo di giornale, dove l’informazione bilanciata e contestualizzata è, come spesso, una vana speranza. Se gli atti di violenza sono più veloci della parola di chi li descrive, gli atti di prevenzione devono esserlo ancora di più. E qui la palla passa in mano alle istituzioni che una volta ancora, non possono latitare. Serve una legge, che recepisca le definizioni di antisemitismo dell’IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance), e serve con decreto di urgenza. Ora.


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