Ancora a Gaza i corpi di due ostaggi, la Croce rossa e Hamas li cercano
Sono gli ultimi due ostaggi rimasti a Gaza: il sergente maggiore Ran Gvili, poliziotto israeliano ucciso il 7 ottobre nel kibbutz Alumim, e Sudthisak Rinthalak, cittadino thailandese freddato dai miliziani armati di Hamas nel kibbutz di Be’eri. Dalla consegna dei loro corpi dipende la chiusura formale della fase uno del piano Trump, che dovrebbe accelerare il passaggio alla fase due, sulla quale ci sono ancora molti nodi da sciogliere, a cominciare dalla composizione e dal mandato della forza di stabilizzazione internazionale. La Croce rossa sta cooperando con Hamas nella ricerca delle salme. Ieri sembrava che una potesse essere restituita, ma la notizia è stata smentita in serata. S Nel frattempo non si fermano le operazioni militari dell’esercito israeliano nella Striscia. L’Idf ha comunicato di aver «identificato 2 terroristi in due distinti incidenti mentre attraversavano la linea gialla nel nord di Gaza: rappresentavano una minaccia» e sono stati uccisi. Sono informazioni impossibili da verificare, perché l’accesso a Gaza resta vietato alla stampa internazionale anche a due mesi dall’avvio della tregua. Sabato due fratellini di 10 e 12 anni, Fadi e Juma Tamer Abu Assi, sono stati uccisi in un attacco di droni a est di Khan Yunis. Lo zio ha raccontato che stavano raccogliendo legna perché il padre è bloccato sulla sedia a rotelle e non può farlo.