Israele preverrà gli attacchi

In un’operazione mirata che sottolinea «l’impegno incrollabile di Israele nella difesa dei propri cittadini», le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno confermato l’eliminazione di Haytham Ali Tabataba’i, capo di stato maggiore de facto di Hezbollah e uno dei principali artefici delle operazioni militari del gruppo terL’ul roristico, in un ata far tacco aereo nella ha periferia meridionale di Beirut dodell menica. L’attacla F co, il primo del suo genere nella spec capitale libanese trans dalla metà del e h 2025, rappresenta un colpo decisido vo alla struttura di di comando di Hezbollah e rappresenta un chiaro messaggio: Israele non permetterà alla milizia sostenuta dall’Iran di ricostruire il suo arsenale o di minacciare le comunità del nord. L’operazione, nome in codice “Venerdì Nero”, è stata eseguita con precisione chirurgica dall’Aeronautica Militare israeliana nel quartiere densamente popolato di Dahiyeh, in particolare nel quartiere di Haret Hreik. Secondo le autorità sanitarie libanesi, l’attacco ha provocato cinque morti e oltre 20 feriti, tra cui Tabataba’i e diversi altri agenti di Hezbollah. La stessa Hezbollah ha successivamente confermato la perdita, elogiando il comandante veterano come un «grande comandante jihadista» che aveva «dedicato la sua vita alla resistenza». Pur essendo tragico per gli spettatori innocenti, i funzionari israeliani hanno sottolineato che l’azione guidata dall’intelligence ha ridotto al minimo il rischio per i civili, neutralizzando al contempo un obiettivo di alto valore, direttamente responsabile di anni di aggressione contro Israele. Tabataba’i, entrato a far parte di Hezbollah negli anni ’80, ha scalato i ranghi fino a diventare una delle figure più influenti dell’organizzazione. Ha comandato la Forza d’élite Radwan, un’unità specializzata in incursioni e attacchi transfrontalieri in territorio israeliano, e ha supervisionato le operaI zioni di Hezbollah in Siria, dove ha facilitato il trasferimento di armamenti avanzati dall’Iran. Il suo ruolo si estendeva alla pianificazione strategica, rendendolo un fondamentale «centro di conoscenza e potere» all’interno della leadership del gruppo. L’intelligence israeliana lo aveva seguito per anni, considerandolo determinante nell’accumulo di missili e razzi di Hezbollah che hanno terrorizzato i civili israeliani lungo il confine settentrionale. Il primo ministro Benjamin Netanyahu, rivolgendosi alla nazione dal suo ufficio a Gerusalemme, ha salutato l’operazione come un passo fondamentale per salvaguardare la sicurezza di Israele. «Poche ore fa, le Forze di Difesa Israeliane hanno eliminato Ali Tabataba’i, il Capo di Stato Maggiore dell’organizzazione terroristica di Hezbollah», ha dichiarato Netanyahu. «Tabataba’i è un assassino di massa. Le sue mani sono sporche del sangue di molti israeliani e americani. Ha guidato gli sforzi di rafforzamento e di armamento dell’organizzazione terroritrato stica, e questo ni ’80, attacco interntare rompe quella ti pericolosa trandato iettoria». L’ufnità ficio del primo ministro ha acchi inoltre ossereliano, vato che Netaioni nyahu ha autorizzato la misento sione «su racran comandazione del Ministro della Difesa e del Capo di Stato Maggiore delle Idf», definendola coerente con gli accordi di cessate il fuoco raggiunti tra Israele e Libano un anno prima. I portavoce delle Idf hanno ribadito questa determinazione, sottolineando il più ampio imperativo strategico. In una dichiarazione ufficiale, le Idf hanno descritto l’operazione nei dettagli: «Oggi le Idf hanno colpito nell’area di Beirut, guidate dall’intelligence militare e utilizzando l’aeronautica militare, ed hanno eliminato il terrorista Haytham Ali Tabataba’i, Capo di Stato Maggiore de facto di Hezbollah». L’esercito ha descritto Tabataba’i come un «veterano e agente operativo centrale nell’organizzazione terroristica», che aveva ricoperto ruoli di alto livell
o, tra cui comandante della Forza d’élite Radwan e capo delle operazioni in Siria. «Durante la guerra, Tabataba’i è stato nominato a capo della divisione operativa di Hezbollah, responsabile del consolidamento del quadro situazionale dell’organizzazione e del rafforzamento delle forze», ha aggiunto l’Idf. «Alla fine del 2024, dopo l’uccisione di gran parte della leadership di Hezbollah, ha ricoperto di fatto il ruolo di funzionario responsabile della gestione dei combattimenti contro Israele». Sottolineando ulteriormente il costante impegno per la sicurezza, l’Idf ha dichiarato: «L’Idf agirà contro i tentativi di riabilitare e riarmare l’organizzazione terroristica Hezbollah e agirà con forza per rimuovere qualsiasi minaccia per i cittadini dello Stato di Israele. Continuiamo a impegnarci a rispettare gli accordi stipulati tra lo Stato di Israele e il Libano». Il Capo di Stato Maggiore dell’Idf, tenente generale Eyal Zamir, ha rafforzato questa posizione, affermando che «potremmo essere costretti a tornare a combattere in arene in cui abbiamo già operato; ci stiamo preparando per questo». Ha sottolineato gli sforzi persistenti di Tabataba’i, aggiungendo: «Tabataba’i ha lavorato costantemente per ricostruire l’organizzazione e prepararsi per la prossima campagna, e [le Idf] non permetterà che si sviluppino minacce». «Continuerò a guidare le Idf alla luce della verità, con responsabilità e dedizione alla missione», ha affermato Zamir, sottolineando l’approccio disciplinato dell’esercito in un contesto di potenziali escalation. Anche il Ministro della Difesa Israel Katz ha elogiato le forze coinvolte.

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