La Svizzera batte cassa agli attivisti. Dovranno pagare per la Flotilla
La Svizzera prende una posizione netta e presenta letteralmente il conto agli attivisti ProPal che volevano forzare il blocco navale israeliano. Coloro che hanno preso parte alla spedizione della Global Sumud Flotilla dello scorso agosto hanno infatti ricevuto una lettera dal dipartimento federale degli Esteri che chiede il rimborso per le spese di emergenza e i costi sostenuti per la protezione consolare. Sono 20 persone coinvolte, di cui 19 per la missione Waves of freedom e uno per la spedizione Thousand madleens to Gaza. La fattura va da un minimo di 300 a un massimo di 1.000 franchi svizzeri. In media, però, si tratta di circa 500 franchi per ognuno. Ma i costi differiscono in base allo sforzo necessario per ognuno e sono stati calcolati individualmente per tutti i partecipanti, perché la durata della detenzione è stata diversa.