L`appello del sindacato internazionale Ifj «Si aprano le porte di Gaza ai giornalisti»
Un nuovo appello per consentire ai giornalisti di tutto il mondo di entrare a Ga2a e negli altri scenari di guerra, ma anche un richiamo alla difesa dei diritti del lavoro giornalistico. Sono i due temi principali emersi nel corso dei lavori del Comitato esecutivo della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj), riunito per due giorni al Ciheam di Valenzano. Venticinque i giornalisti provenienti da tutto il mondo per partecipare ai lavori, tra questi anche Nasser Abu Baker, presidente del sindacato dei giornalisti palestinesi, che durante la conferenza stampa ha ricordato i «crimini di guerra perpetrati dall’esercito israeliano» con l’uccisione di oltre 256 giornalisti. «È stata dichiarata guerra alla libertà di stampa» ha affermato la presidente dell’Ifj, Dominique Pradalié, ricordando che il Sindacato dei Giornalisti Francesi ha presentato la scorsa settimana una denuncia legale contro Israele per ostruzione del lavoro dei giornalisti francesi nei territori palestinesi all’ufficio del procuratore anti-terrorismo di Parigi, appellandosi ad una norma del codice penale francese. «Israele apra Ga2a alla stampa internazionale» ha dichiarato il segretario di Ifj Anthony Bellanger, che ha manifestato supporto ai giornalisti italiani che hanno scioperato lo scorso 28 novembre. «Durante questi due giorni di lavori – ha detto Raffaele Lorusso, consigliere del Comitato esecutivo Ifj – si è parlato di questioni legate alla libertà di stampa, ma anche di difesa dei diritti del lavoro dei giornalisti, reduci da uno sciopero dell’intera categoria per il rinnovo del contratto nazionale». «Da gennaio del 2024 la Fnsi ha cominciato a scrivere all’ambasciata israeliana che i giornalisti non sono un bersaglio e devono poter lavorare tranquillamente – ha sottolineato Alessandra Costante, segretaria della Federazione nazionale stampa italiana – stiamo portando avanti una proposta da presentare alle istituzioni europee per equparare i giornalisti agli operatori della Croce Rossa».