Raid di Israele a Beirut: ucciso capo militare di Hezbollah
Senza informare prima l’alleato statunitense, con 3 missili diretti contro un palazzo a più piani nel sud di Beirut, Israele ha provocato di nuovo distruzione, ferimenti e vittime tra i civili, oltre a compiere l’ennesima violazione della tregua firmata con il Libano lo scorso anno al Cairo. L’Idf ha lanciato un duro attacco, che si è concluso con la morte di cinque persone e il ferimento di altre 28, per uccidere il neo capo di stato maggiore del partito armato sciita, Haytham Ali Tabatabai, “assassino sanguinario” per Netanyahu. I media israeliani hanno affermato che si è trattato del terzo tentativo di assassinare l’alto rappresentante di Hezbollah. L’alto comandante Tabatabai sarebbe stato il numero due di Hezbollah, nonché uno dei membri fondatori, ricercato dagli Usa, che lo avevano definito un terrorista e messo una taglia di ben 5 milioni di dollari sulla sua testa. Il presidente libanese, Joseph Aoun, ha invitato la comunità internazionale a intervenire per fermare gli attacchi israeliani contro il proprio Paese. Souhaib Jawher, ricercatore presso l’Alternative Policy Institute, ha affermato che “il Libano ha offerto tutto, compresa la bonifica delle armi nell’area a sud del fiume Litani e l’accettazione di negoziati diretti mentre il presidente ha presentato un’ iniziativa due giorni fa, ma la situazione attuale avvantaggia Israele”. Mercoledí Israele aveva bombardato ancora una volta il sud del paese dei Cedri uccidendo 14 persone, la maggior parte giovani che stavano giocando a calcio nel campo profughi di Ain al-Hilweh, vicino alla città di Sidone. L’esercito israeliano sostiene di aver colpito invece un campo di addestramento di Hamas.