Greta e Albanese complici di Hamas

Così l’arte di strada racconta un’altra verità

di Andrea B. Nardi - 27 Novembre 2025 alle 17:32

Alla vigilia delle manifestazioni proPal di Roma, l’artista aleXsandro Palombo dà il benvenuto alle due illustri ospiti, Greta Thunberg e Francesca Albanese, con un mural nei pressi della Stazione Termini. Vi si raffigurano le due attiviste simpaticamente abbracciate e protette da un terrorista gazawo di Hamas, con tanto di giubbotto tattico militare, mentre le due indossano l’inseparabile kefiah, masochistico simbolo antisemita, antioccidentale e antidemocratico propalato da Arafat. Ai loro piedi campeggia il cartiglio Skolstrejk för klimatet (Sciopero scolastico per il clima), tipico delle battaglie ambientaliste dell’assai confusa ragazzina svedese. L’opera si intitola Scudi umani, ed evidentemente vuole sfottere tragicomicamente gli utili-idioti occidentali imbevuti di propaganda e fake news, i quali, difendendo assassini stupratori, ne diventano scudi umani e cavalli di Troia per la jihad contro tutti noi.

Palombo non è nuovo a esprimere artisticamente una narrazione molto diversa – e decisamente più veritiera – da quella propagandata da media, social e pseudoattivisti o bisognosi di visibilità, o, peggio, accomunati da interessi politici personali, che con le loro battaglie contribuiscono in modo deleterio alla rovina delle società democratiche occidentali. Una profonda e seria denuncia a colpi di spray, quindi, contro chi, in buona o in cattivissima fede, ignorando la storia, i fatti, le prove, i documenti, le testimonianze, in barba al buon senso, all’etica e alla ragione, continua a schierarsi dalla parte dei carnefici e contro le vittime.

Purtroppo oggi alla ricerca della verità studiando e faticando si preferisce la facile ripetizione papagallesca di slogan e post sui social: in questo modo il pantofolaio occidentale crede di aver assolto i propri doveri etici e di aver acquisito una sua identità. Invece ha solo legittimato coloro che proprio la sua identità – e libertà – vogliono distruggere.

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