La protesta

Eurovision, dopo la conferma della partecipazione di Israele, arriva il boicottaggio di Irlanda, Spagna e Paesi Bassi

di Redazione - 4 Dicembre 2025 alle 19:07

Da una parte la conferma della partecipazione di Israele alla prossima edizione (la 70esima) di Eurovision 2026, la competizione musicale internazionale annuale creata dall’Unione Europea di Radiodiffusione (EBU), dall’altra l’abbandono, in segno di protesta, di nazioni come Irlanda, Paesi Bassi e Spagna.

L’ufficialità della partecipazione di Israele è arrivata dalla stessa Ebu al termine di una votazione sulla proposta di modifica del regolamento dell’Eurovision Song Contest: sono 738 quelli che hanno votato a favore della partecipazione di Israele, 265 si sono invece espressi contro mentre sono 120 gli astenuti.

Dopo l’ufficialità, nazioni come Irlanda, Spagna e Paesi Bassi, che in precedenza avevano annunciato il ritiro dalla competizione canora in caso di presenza di Israele, hanno confermato che non prenderanno parte alla gara. Si attende la decisione dell’Islanda. Altri Paesi, come Germania, Austria e Ucraina, hanno invece sostenuto la presenza israeliana al contest.

Il grande archivio di Israele

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