In posa con il capo di Hamas, l’attivista che si è unito a Greta nella “flottiglia per la libertà” verso Gaza

8 Settembre 2025 alle 12:11

Sorridente mentre fa il segno “vittoria” alla Churchill, il portavoce della “flottiglia per la libertà” di Greta Thunberg per Gaza posa con un dirigente di Hamas poche settimane prima di salpare.

Wael Nawar indossava una kefiah con l’emblema del gruppo terroristico mentre si trovava insieme ad altri attivisti filo-palestinesi accanto a Youssef Hamdan, responsabile delle operazioni di Hamas in Nord Africa, durante un incontro presso la sede algerina dell’organizzazione lo scorso giugno.

Nawar è indicato, insieme all’attivista svedese Greta Thunberg, come membro del comitato direttivo di 13 persone che coordina la Global Sumud Flotilla, partita la scorsa settimana dalla Spagna per consegnare cibo e aiuti medici a Gaza.

Un altro membro del comitato, l’attivista politico Marouan Ben Guettaia, è stato anch’egli ospite di Hamdan pochi giorni dopo e in seguito ha pubblicato una foto dei due seduti davanti a una bandiera di Hamas.

Un terzo membro del comitato, il brasiliano Thiago Avila, ha partecipato ai funerali del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah a Beirut lo scorso febbraio, definendolo una “fonte di ispirazione”.

Le foto, scoperte dal Mail on Sunday, sollevano interrogativi sul perché gli organizzatori di una missione che afferma di promuovere la “sacralità della vita umana” siano stati ospiti volenterosi di un gruppo terroristico che, negli attacchi del 7 ottobre, ha ucciso quasi 1.200 persone e rapito più di 250 ostaggi.

Le immagini della visita di Nawar, il 23 giugno, presso l’ufficio nordafricano della rete terroristica sono state pubblicate su Facebook con una didascalia: “Oggi, presso la sede della rappresentanza di Hamas in Algeria, una delegazione del Convoglio Sumud è stata ricevuta dal rappresentante di Hamas in Algeria, Youssef Hamdan…”.

Il post, pubblicato da un altro attivista palestinese coinvolto nel convoglio, elogiava anche il capo di Hamas Ismail Haniyeh, assassinato da Israele lo scorso anno, definendolo un “martire”.

Daily Mail

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