La riflessione

Israele, la sopravvivenza della civiltà occidentale non è legata al coraggio di Netanyahu

di HaKol - 6 Ottobre 2024 alle 08:30

Sono un uomo del dubbio, capisco poco di politica internazionale, ma mi spaventano le certezze di Paolo Macry, [1] intellettuale riformista che stimo, che da moderato sembra essersi trasformato improvvisamente in estremista. I buoni sono gli israeliani, i cattivi i palestinesi ed i loro amici. La diplomazia ha fallito, l’Occidente è accerchiato e si difende, la guerra è giustificata. E se per uccidere diecimila terroristi occorre annientare un popolo intero, fatto in larga maggioranza di bambini, non importa.

Nel suo editoriale non c’è una parola sola sulla “pace”, sulla sofferenza, sulla morte. Vi è il sacrosanto diritto degli israeliani a sopravvivere, e Netanyahu diventa il leader dell’Occidente, Israele il baluardo della civiltà occidentale. Non c’è il dubbio che tutto ciò possa scatenare una terza guerra mondiale, non c’è il dubbio che i morti siano troppi, che l’Occidente potrebbe essere accerchiato da Russia, Cina e terza linea di paesi non allineati. Siamo certi che i paesi arabi moderati poi si schiererebbero con l’Occidente? Non è possibile che tutto ciò sia legato sottilmente alla guerra in Ucraina, che l’antisemitismo tornerà più pericoloso di prima, che il terrorismo di ieri si moltiplichi dieci volte? Esiste ancora un pensiero che anche la Palestina abbia diritto ad esistere come stato autonomo, certo senza terroristi, ma libero?

L’Europa deve sostenere Israele, l’Onu è un organismo filopalestinese ed è meglio toglierlo di mezzo. Ma davvero questa è la soluzione? Possibile che non vi siano terze vie? Che la speranza di Papa Francesco sia priva di ragionevolezza storica ed etica? Io ho molti dubbi e poche certezze. Capisco molti spunti di riflessioni di Macry. Ma non posso credere che la sopravvivenza della civiltà occidentale sia legata al coraggio di Netanyahu ed alla guerra. Non è questa la civiltà occidentale che vorrei difendere.

Umberto De Gregorio
***
Una cosa mi colpisce, di una lettera così misurata. Che l’autore sia disponibile a ogni ragionamento, sia aperto a ogni dubbio, ma non all’ipotesi che la sopravvivenza dell’Occidente possa dipendere dalla guerra. Ipotesi nefasta, naturalmente, che tuttavia non può essere esorcizzata dal richiamo alla morale e all’irenismo. La guerra è sempre stata presente nella storia, nei secoli dei secoli. Ed è un fenomeno politico. La speranza, perciò, è che l’Occidente sappia gestire con intelligenza politica questa stagione di crisi globale. Che sappia difendere con intelligenza politica il proprio modello di società, la sua natura liberale, i suoi istituti democratici.

Paolo Macry

[1] https://www.ilriformista.it/israele-combatte-per-tutto-loccidente-propal-sovranisti-e-sinistre-dovrebbero-fare-i-conti-con-la-realta-440299/

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