Ha Stato Israele
L’avvocata Albanese sale in cattedra al Consiglio Nazionale Forense
di Iuri Maria Prado - 27 Agosto 2025 alle 11:22
Il Consiglio Nazionale Forense (la rappresentanza istituzionale dell’Avvocatura, per capirsi) ha organizzato per il prossimo 4 settembre un evento “formativo” su “Le violazioni dei diritti umani a Gaza e nei territori occupati”.
Argomento interessante. Immaginiamo che si tratti dell’occasione adatta per discutere dei gravi impedimenti, laggiù, all’esercizio dei diritti individuali, politici, democratici. Impedimenti che le dirigenze terroristiche palestinesi realizzano con il più brutale sacrificio di ogni libertà comune e personale. Immaginiamo che il convegno “formativo” del CNF, affidato alle cure della Scuola Superiore dell’Avvocatura, sarà l’occasione buona per discutere del regime civile vigente da quelle parti, con una efficace ricognizione sul trattamento degli avversari politici (cioè l’assassinio sistematico), o degli omosessuali (cioè la decapitazione), o dei dissidenti (cioè il carcere e la tortura). Una parte del convegno, si confida, potrà poi essere dedicata ai diritti dell’infanzia, con i fanciulli palestinesi notoriamente protetti nell’indottrinamento al martirio, in orario scolastico, o reclutati come soldati-bambino in fascia di ricreazione.
Ancora, il convegno dell’Avvocatura istituzionale potrà utilmente rivolgersi a investigare i livelli eccelsi di protezione, nella società palestinese, dei diritti delle donne e delle ragazze, le quali godono dell’impagabile privilegio di dar figli alla causa della resistenza, altrettanti “attrezzi” da usare contro l’Entità sionista secondo gli insegnamenti dei leader di Hamas. Sorge solo un dubbio. Il dubbio che le intenzioni, l’oggetto e l’andamento del convegno possano essere – come dire? – un tantino diversi, ma appena appena, alla luce della brochure con i nomi dei relatori fatta girare nei giorni scorsi. Perché tra quei nomi c’è, eminente, il nome di Francesca Albanese, quella secondo cui Hamas ha fatto anche un bel po’ di cose buone, quella che gli USA sono soggiogati dalla lobby giudaica, quella che Gaza è come Auschwitz e Netanyahu è come Hitler, quella che “gli ebrei” (non il governo di Israele, e nemmeno Israele: “gli ebrei”) stanno facendo ai palestinesi ciò che i nazisti fecero agli ebrei.
È sicuro, il Consiglio Nazionale Forense, di volersi prestare a tribuna per le propalazioni di una signora con quel curriculum di militanza? E infine: è sicuro di voler dare il palco a colei che oltretutto ha menato vanto, contro il vero, di svolgere la professione forense mentre neppure ha mai sostenuto l’esame di abilitazione? Avrebbe modo e tempo di ripensarci, il CNF. Ci auguriamo che lo faccia.