L’Europa regala legittimità a Hamas e prepara il terreno al prossimo Bataclan
22 Settembre 2025 alle 15:29
L’articolo critica duramente la risposta dell’Europa e dell’Italia al conflitto a Gaza, definendola una “resa culturale” che premia Hamas e ne amplifica la narrativa terroristica.
- Riconoscimento di uno stato inesistente: L’autore denuncia la decisione di diversi Paesi europei, guidati dalla Francia, di riconoscere uno stato palestinese che, a suo dire, non ha né confini, né istituzioni, né una leadership unificata. Questo gesto viene interpretato come un enorme spot internazionale pagato dal Qatar, che legittima un’organizzazione terroristica. La precisazione di Macron di non aprire un’ambasciata fino alla liberazione degli ostaggi è vista come un’ipocrisia di facciata.
- Disordini e propaganda in Italia: Le università italiane sono descritte come luoghi in cui gli studenti, anziché lottare per i diritti accademici, si limitano a ripetere slogan pro-Palestina che ricalcano la propaganda di Hamas. Questo fenomeno, insieme a episodi di antisemitismo nella politica e nello sport, mostra come il virus dell’odio antiebraico si stia diffondendo in ogni settore.
- Ruolo del Qatar e dei media: Il Qatar viene indicato come il principale finanziatore della narrativa di Hamas, cercando di far bandire Israele dalle competizioni calcistiche internazionali e trovando un’Europa sempre più arrendevole. Anche i media sono accusati di usare contorsioni linguistiche per giustificare il terrorismo.
- Conseguenze devastanti: Il testo conclude che questo atteggiamento europeo, nel tentativo di apparire “equilibrato”, finisce per rendersi complice di un’organizzazione che predica la distruzione di Israele e la cancellazione degli ebrei. Questo clima di odio, alimentato nei campus e nei parlamenti, potrebbe portare a un attacco diretto in Europa contro comunità ebraiche. L’autore avverte che, quando ciò accadrà, sarà troppo tardi per chiedersi dove si è sbagliato, poiché l’Europa si sta auto-demolendo, fungendo da megafono per una strategia jihadista.