Rassegna stampa del 3 dicembre 2025

La rassegna di oggi mostra un panorama mediatico polarizzato, in cui Israele è al centro di interpretazioni contrastanti. Alcune testate scelgono un approccio analitico, inserendo gli sviluppi regionali — come il dossier Siria e la posizione di Washington — in un quadro coerente di responsabilità e minacce reali. Altre invece privilegiano la retorica, riducendo la complessità della guerra a Gaza a una sequenza di accuse contro Israele, senza verifiche né pluralità di fonti.

In Italia il tema dell’antisemitismo nelle università e nel dibattito pubblico torna con forza, collegato alla radicalizzazione dei linguaggi. È importante distinguere tra informazione e narrativa: riconoscere chi restituisce contesto e rigore, e smontare ciò che semplifica o ribalta i fatti a scapito della verità storica e politica.

Il reportage: Israele, eterno memoriale a cielo aperto

Un reportage equilibrato e documentato che racconta Israele attraverso i luoghi della memoria e il loro ruolo nella società, mettendo in relazione storia, identità e resilienza democratica. Moroni evita contrapposizioni ideologiche e offre un contesto ampio, mostrando la complessità del Paese senza cedere alla retorica anti-israeliana. È il pezzo più fondato della giornata, utile per comprendere Israele al di là delle narrazioni polarizzate.

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“Netanyahu destabilizza la Siria”. Trump è furioso, ma Bibi tira dritto

Ricostruzione dei rapporti tra Washington e Gerusalemme sul dossier Siria, con riferimenti alle pressioni diplomatiche e alla volontà di Netanyahu di mantenere una linea autonoma. Il pezzo non è apertamente ostile verso Israele, ma adotta un linguaggio a effetto che semplifica dinamiche regionali complesse. Manca di contesto sulle reali minacce siriane.

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Gaza rimuove da sola le macerie che la soffocano

Articolo costruito su un’accusa diretta e non verificata, con linguaggio emotivo e assenza totale di fonti plurali. La narrazione ignora il ruolo di Hamas, le dinamiche della guerra urbana e la necessità di distinguere tra responsabilità, dati verificati e propaganda. Riducendo tutto a una presunta intenzionalità israeliana, il pezzo rinuncia al giornalismo e propone un frame apertamente ostile, privo di contestualizzazione. È il più fazioso della giornata.

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Asse a La Sapienza tra «Musulmani per Roma» e «Cambiare Rotta» contro il ddl antisemitismo.

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Gerusalemme troppo vecchia per illudersi sulla pace

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La furia Pro-Pal contro i suoi ignari cantori

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La sinistra scarica l`Albanese. Lei si crede Dante e cita l`esilio

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E i dem radunano gli ultrà pro Pal. In Sicilia le prove del partito islamista

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“Noi con Barghouti non con i coloni”. Il PD: “In Cisgiordania piano di pulizia etnica”

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L`imam pro 7 ottobre ora diventa un martire, anche i collettivi francesi si uniscono alla lotta

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Albanese indifendibile, anche Bonelli e Boldrini la stroncano

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Un po` tardi per svegliarsi

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Sinistra in fuga dalla Albanese. Persino la Boldrini ora la scarica

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Albanese ha l’impunità speciale, è libera di bersagliare i giornalisti

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L’Università di Pavia si vergogna di aver cacciato il prof israeliano?

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Bennett prepara la corsa per il 2026. Può formare una lista con Eisenkot

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Trump invita Netanyahu alla Casa Bianca e avverte: “Non destabilizzare la Siria”

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Hamas restituisce un altro cadavere: si avvicina la fine della “fase uno”

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Intervista a Hussein Ayoub – «Hezbollah è più debole ma la sua base resta unita»

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La grazia di Bibi

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Intervista a Victor Fadlun: “Giovani nella trappola del cattivi maestri. Albanese una di questi”

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I “fantasmi” di Bibi

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Schlein blinda la segreteria ma, il Pd ha un problema: Francesca Albanese

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Assaltare un giornale è squadrismo. Bisogna rompere l ciclo della violenza.

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Israele apre a un accordo con la Siria. Netanyahu chiede aiuto a Trump per grazia

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Gaza scompare: c’è solo il 7 ottobre. Così Israele scolpisce la sua storia

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Torna Atreju. Tra gli ospiti Abu Mazen, l’ostaggio israeliano e il «revival» Fini-Rutelli

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L’antisemitismo e perché serve una nuova legge

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La libertà di informazione non si discute. Lei lo ha fatto, per questo Firenze dice no

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Il grande archivio di Israele

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