Rassegna stampa del 30 novembre 2025

La rassegna di oggi evidenzia come il conflitto in Medio Oriente sia ormai filtrato da una narrazione sempre più polarizzata: alle notizie sulle operazioni militari si affiancano letture ideologiche che spesso sorvolano sulle responsabilità di Hamas e sulle implicazioni di sicurezza per Israele.

Diversi quotidiani insistono sui numeri delle vittime senza contestualizzare né verificare le fonti, mentre altre testate si concentrano sull’ondata di attivismo pro-Pal che, anche in Europa, sta sfociando in episodi di intimidazione verso giornali e istituzioni. Parallelamente emergono analisi più lucide, che richiamano il rischio di una saldatura tra gruppi antagonisti e ambienti islamisti radicali.

Il quadro complessivo mostra un’informazione che oscilla tra denuncia emotiva e propaganda travestita da umanitarismo.

Intervista a Maurizio Molinari: «I Pro-Pal sono l’arma dei regimi»

Ottimo pezzo: l’intervista smonta la retorica del “pro-Pal” come movimento spontaneo e mostra invece come regimi ostili all’Occidente strumentalizzino le piazze. Mette al centro il tema chiave: Israele è bersaglio non solo militare ma comunicativo, e chi alimenta semplificazioni favorisce gli attori che vogliono indebolire le democrazie. Chiaro, documentato e fuori dal coro.

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Gaza, uccisi due bambini palestinesi. Tensioni con Siria e Libano dopo i raid

Tono sobrio e non palesemente ostile, ma la narrazione resta sbilanciata: molta enfasi sui numeri e poca sulle dinamiche operative o sul ruolo di Hamas nelle aree colpite. Corretta la parte sulle tensioni regionali, utile per il quadro geopolitico, ma manca un vero approfondimento sulle cause degli scontri e sulle responsabilità multiple. Informativo, ma parziale.

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La nostra «civiltà»: genocidio e antisemitismo

Un testo puramente accusatorio: equipara le democrazie occidentali a un progetto di “genocidio” senza presentare fonti solide né riconoscere la minaccia armata che Hamas continua a rappresentare. L’articolo ignora contesto, diritto di autodifesa e complessità del conflitto, sostituendoli con una lettura ideologica che cancella i fatti. È il pezzo più distorsivo della giornata.

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L’attesa di una soluzione a due Stati

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Ein EI Hilwe si scopre una piccola Gaza

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Uk, decine di arresti ai cortei ProPal

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Torna a scorrere il fiume della pace

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Raid su Gaza e moine a Trump. Così Bibi si aggrappa al potere

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I suoi amici assaltano un giornale? Per la sinistra sono «squadristi»

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Si rafforza l’asse tra falce, martello e Corano

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Ancora minacce a Il Tempo dal predicatore di Torino. Fa gli eventi con la Cgil e difende l’imam Shahin

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Partiti per aiutare, finiti per essere salvati. Boldrini&Co rifugiati in casa di un palestinese

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Assaltano il giornale che la pensa come loro

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Follia albanese: il blitz alla sede della stampa «è un monito alle redazioni»

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Assalto studiato alla Stampa, 34 identificati, c`è Askatasuna

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Intervista a Sepideh Farsi: “Fatma uccisa dall’Idf per le sue foto: è stata il mio occhio su Gaza”

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Fra Francesco Ielpo: “Il Medio Oriente in preda al virus dell’odio rende incapaci di vedere il dolore dell’altro”

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L’imam fermato: condanno la violenza. Dalla moschea solidarietà al giornale

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A gaza il numero dei morti supera quota 70mila

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La protesta nel nome dell’imam espulso per le frasi sul 7 ottobre

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Drone dell’Idf uccide due fratellini a Gaza, superati i 70mila morti

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I vandali di Torino e il fondamentalismo. Chissà se lo sanno

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Il grande archivio di Israele

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