Terroristi di Hamas soggiornano in un hotel a cinque stelle

27 Ottobre 2025 alle 12:58

L’articolo del Daily Mail rivela che più di 150 estremisti palestinesi altamente pericolosi, rilasciati dalle carceri israeliane come parte di un accordo di pace (il “piano di pace in 20 punti di Donald Trump”), stanno soggiornando nel lussuoso Renaissance Cairo Mirage City Hotel al Cairo, in Egitto.

Punti chiave del Reportage

  • Rilascio e Collocazione: Israele è stato costretto a rilasciare 250 dei suoi jihadisti più temuti, quasi tutti condannati all’ergastolo, per assicurare il rilascio degli ostaggi israeliani e garantire un cessate il fuoco. Dei 250 fanatici liberati, 154 (ritenuti troppo pericolosi per tornare in Cisgiordania o Gaza) sono stati trasferiti in Egitto e alloggiati in questo hotel a cinque stelle.
  • Convivenza con i Turisti: I giornalisti del Daily Mail si sono infiltrati nella struttura e hanno documentato come questi terroristi, tra cui membri di Hamas e persino dell’ISIS, vivano nel lusso con spa, piscina e ristoranti, a fianco di turisti occidentali inconsapevoli, che possono ancora prenotare l’hotel (con camere a partire da £200 a notte).
  • Identità dei Terroristi: Tra gli ospiti ci sono Mahmoud Issa (57 anni), fondatore dell’Unità Speciale 101 delle Brigate Izz a-Din al-Qassam di Hamas specializzata in rapimenti, la cui mancata liberazione nel 2011 fu un punto dolente per Yahya Sinwar (mente dell’attacco del 7 ottobre). Altri includono Izz a-Din al-Hamamrah (47 anni), membro dell’ISIS che reclutava attentatori suicidi, Samir Abu Nima (64 anni), ideatore di una bomba su un autobus, e Jihad al-Roum (47 anni), coinvolto nell’omicidio di un adolescente ebreo nel 2002.
  • Lusso e Celebrazioni: I terroristi sono stati accolti come eroi con celebrazioni e hanno passato il tempo a farsi selfie con ammiratori locali. Uno di loro, Akram Abu Bakr, ha persino celebrato il proprio matrimonio nella struttura. Hanno accesso a notevoli somme di denaro (fino a £33.000 per ogni anno di carcere) grazie alla politica “Pay for Slay” dell’Autorità Palestinese.
  • Preoccupazioni per la Sicurezza Globale: Esperti, come il Professor Anthony Glees, avvertono che radunare questi individui crea un “esercito terroristico in esilio – sarà Hezbollah 2.0”. Un ex ufficiale dell’intelligence israeliana teme che, senza restrizioni di movimento, potranno facilmente viaggiare, ricevere donazioni, ristabilire le loro reti e formare nuove cellule terroristiche, specialmente se trasferiti in destinazioni turistiche popolari come Qatar, Turchia e Tunisia, dove si prevede che cercheranno visti e permessi di residenza.
  • Motivazione di Israele: David Mencer, dell’Ufficio del Primo Ministro israeliano, ha spiegato che Israele ha pagato un “prezzo amaro” per la liberazione dei prigionieri non come ricompensa per il male, ma perché valorizza la vita umana sopra ogni cosa, accettando il rilascio come unica via per riportare a casa gli ostaggi.
  • Attività Sospette: Nonostante la presenza della polizia segreta egiziana che monitora i loro movimenti, i terroristi sono stati visti costantemente al telefono e in conversazioni discrete, sollevando il timore che stiano già complottando.
Daily Mail

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