“Voglio parlare della nostra lotta contro gli attori dell’asse”, Netanyahu dopo la riunione di governo
di Redazione - 4 Novembre 2025 alle 12:58
Il Primo Ministro Benjamin #Netanyahu all’apertura della riunione del governo del 2 novembre:
Voglio parlare della nostra lotta contro gli attori dell’asse.
L’asse iraniano ha subito un duro colpo, in molti luoghi lo abbiamo spezzato e anche dove è ancora presente, sta leccandosi le ferite, cercando di riprendersi. Il nostro sforzo è quello di impedirgli di riprendersi e così stiamo facendo su vari fronti.
- Il primo fronte è a #Gaza, dove #Hamas ha subito colpi durissimi, è l’ombra di quello che era, ma cerca anche lui di riprendersi. Operiamo su quattro fronti. Il primo è il ritorno dei nostri ostaggi. I loro tentativi sono patetici, cercano di ingannarci, gli #USA e il mondo, ma ovviamente non ci riusciranno e restituiremo gradualmente tutti i nostri ostaggi. Siamo impegnati in questo.
- Il secondo punto – ci sono ancora nidi di Hamas nei territori sotto il nostro controllo a Gaza e li stiamo eliminando sistematicamente. Ce ne sono due a #Rafah e Khan Yunis, e saranno eliminati.
- Il terzo punto riguarda la questione del rischio per le nostre forze, e la mia direttiva è chiara: se c’è un tentativo di colpire le nostre forze, colpiamo chi attacca e anche la loro organizzazione per proteggere le nostre truppe, questa è la nostra decisione. Informiamo i nostri amici americani, ma non chiediamo il loro permesso. Bisogna capirlo perché sento cose che semplicemente non sono vere. Manteniamo la massima responsabilità per la sicurezza e non rinunceremo a questo.
- Il quarto punto è lo smantellamento e lo disarmamento di Hamas. Disarmare Hamas, disarmare la Striscia di Gaza, è il principio che sosteniamo, è il principio concordato tra me e il Presidente #Trump e così agiamo con un piano chiaro. Naturalmente, se non sarà possibile farlo in un modo, allora sarà fatto in un altro modo, e tutti sanno qual è il secondo modo e chi lo attuerà.
Per quanto riguarda il #Libano – #Hezbollah subisce colpi costantemente, anche in questi giorni, ma cerca anche di armarsi e riprendersi. Ci aspettiamo che il governo libanese faccia ciò che si è impegnato a fare, cioè disarmare Hezbollah, ma è chiaro che eserciteremo il nostro diritto all’autodifesa come stabilito nelle condizioni del cessate il fuoco. Non permetteremo al Libano di diventare un nuovo fronte contro di noi e agiremo come necessario.
Il terzo luogo a cui prestare attenzione, che il pubblico israeliano non nota, sono gli #Houthi. Gli Houthi sembrano una seccatura insignificante. Di tanto in tanto lanciano missili balistici contro di noi, li intercettiamo. Sembra una cosa piccola. Non è una cosa piccola, è una minaccia molto grande da parte di un movimento fanatico, nel modo più estremo possibile, che ha la capacità di produrre missili balistici e altre armi ed è impegnato in quello che chiamano ‘il piano per distruggere Israele’. Non è una questione teorica, è qualcosa che può evolvere nel tempo, ovviamente coordinato con l’#Iran e faremo tutto il necessario per eliminare anche questa minaccia. In altre parole, stiamo ancora combattendo contro un asse che, sebbene spezzato e colpito, cerca di rinnovare i suoi piani per distruggere Israele. Faremo di tutto per privarlo, almeno in parte, della capacità di farlo.